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Il cielo d'Irlanda: in Europa parte la marcia d'avvicinamento a Dublino

Roma tra le teste di serie assieme al Liverpool. Ci sono pure Leverkusen, Villarreal e il Brighton di De Zerbi. Gironi al via il 21 settembre, la finale il 22 maggio

Il trofeo dell'Europa League

Il trofeo dell'Europa League (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
06 Giugno 2023 - 08:15

"Dovunque tu stia ballando con zingari o re, / Il cielo d’Irlanda si muove con te, / Il cielo d’Irlanda è dentro di te". Le parole di Massimo Bubola (portate al successo da Fiorella Mannoia) stuzzicano la fantasia dei tifosi romanisti già dal triplice fischio di Roma-Spezia, o forse addirittura da quello - amarissimo - di Taylor a Budapest. Perché dopo la cocente delusione ungherese, ora il nostro cielo d’Irlanda è un orizzonte che porta al 22 maggio 2024, alla Dublin Arena dove si terrà la finale della prossima Europa League: è lì che tendono tutti i sogni, le speranze e le voglie di rivalsa dei romanisti. Sarà dura arrivarci, come lo è stato quest’anno, ma le ultime due stagioni ci hanno insegnato che con la giusta guida nessun traguardo è irraggiungibile a priori. 

Un lungo viaggio
La prima data da cerchiare in rosso sul nostro calendario è venerdì 1° settembre, giorno in cui verranno effettuati i sorteggi dei gironi. La Roma, a differenza di altre squadre costrette a passare per i preliminari e i playoff, ha infatti già strappato il pass per quella fase. Oltre a noi, già qualificate anche Liverpool, Brighton, Atalanta, Villarreal, Real Betis, Bayer Leverkusen, Friburgo, Sporting Lisbona, Rennes e Tolosa. Tra questi club, soltanto i Reds sono posizionati meglio di noi nel ranking UEFA (loro sono quarti con 123.000 punti, noi decimi con 97.000): il dato è importante, perché significa che saremo tra le teste di serie al momento del sorteggio dei gironi; un vantaggio da non trascurare, perché ci permetterà di evitare gli avversari più blasonati, quanto meno nella prima fase della competizione. 
Una volta sorteggiati i gironi, giovedì 21 settembre si partirà con la prima giornata, per poi proseguire con la seconda il 5 ottobre, la terza il 26 ottobre, la quarta il 9 novembre, la quinta il 30 novembre, per poi chiudere con la sesta e ultima in programma il 14 dicembre.

Come già nella stagione appena conclusa, anche nella prossima il primo posto nel girone garantirà l’accesso diretto agli ottavi; in caso di secondo posto, invece, bisognerà disputare i playoff con una delle squadre retrocesse dalla Champions League (previsti per il 15 e il 22 febbraio). Dopodiché, a marzo (7 e 14) gli ottavi, ad aprile (11 e 18) i quarti, a maggio (2 e 9) le semifinali, quindi l’ultimo atto che - come detto - si terrà a Dublino il 22 maggio (data particolarmente evocativa per Mou, che il 22 maggio 2010 vinse la Champions con l’Inter a Madrid). Va precisato, per quanto riguarda i sorteggi, che anche nell’edizione 2023-24 del torneo dai quarti di finale in poi verrà disegnato un tabellone fisso, che determinerà anche le due semifinali.

Lo stadio 
La denominazione ufficiale è Aviva Stadium, ma per ragioni di sponsor l’impianto dublinese assume la denominazione di Dublin Arena quando ospita incontri di calcio. Costruito sulle ceneri del Lansdowne Road, ospita principalmente gli incontri di rugby della nazionale irlandese e del Leinster Rugby e ha una capienza di 51mila posti circa. Non sarà la prima volta che ospiterà una finale di Europa League: il 18 maggio 2011 lo stadio è stato teatro del derby portoghese tra Porto e Braga, vinto 1-0 dai Dragoes di André Villas-Boas con gol di Radamel Falcao.

In attesa delle altre 
Alle undici squadre già citate, se ne aggiungeranno altre ventuno da qui al 31 agosto: una si scoprirà domani, vale a dire la vincente della finale di Conference League tra Fiorentina e West Ham. Poi si passerà dai preliminari (10 e 17 agosto) e dai playoff (24 e 31 agosto) per definire il tabellone completo, con tanto di fasce di appartenenza. Sarà un viaggio lungo e impegnativo, che richiederà un dispendio di energie altissimo, ma la Roma potrà affrontarlo con la consapevolezza dei propri mezzi acquisita nelle ultime due stagioni.

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