AS Roma

Trigoria: oggi torna Manolas, presenti anche gli infortunati

Il difensore rimandato a Roma dopo la visita dei medici greci, stessa sorte potrebbe toccare a Kolarov con la Serbia. Terapie per gli altri calciatori

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
19 Marzo 2019 - 13:38

Kostas Manolas torna a Roma già oggi. Il difensore, fermo dalla sfida di Champions contro il Porto per un problema muscolare al polpaccio, era stato comunque convocato dalla nazionale greca. Ma una volta raggiunto il ritiro della propria selezione, è stato visitato dallo staff medico e rispedito in Italia. La novità potrebbe anche essere soggetta a differenti interpretazioni: è senz'altro un bene per la Roma riavere a casa e curare da vicino uno dei leader del reparto difensivo; ma se dopo aver visionato le cartelle cliniche fornite da Trigoria, anche i medici della Grecia hanno stabilito che Manolas non potesse essere disponibile per le gare contro Liechtenstein e Bosnia (in programma il 23 e il 26 marzo), vuol dire che il recupero non è ancora dietro l'angolo. L'obiettivo è farlo rientrare in gruppo entro la fine della sosta, periodo di massima che però non implica automaticamente la sua presenza in campo nella sfida contro il Napoli, in programma domenica 31.

Stesso discorso per almeno due degli altri quattro giocatori ancora fermi per noie fisiche di varia natura e tutti presenti già da ieri al "Fulvio Bernardini" per sottoporsi alle terapie del caso: fra Ünder, Pastore, De Rossi e Pellegrini, i due romani sembrano quelli con le maggiori possibilità di aggregarsi al resto dei compagni di ritorno dagli impegni con le rispettive nazionali. Per nove di loro il rientro nella Capitale è fissato per il 27. Al netto della situazione Manolas, il decimo rimasto è Kolarov, che sarebbe libero dagli impegni con la Serbia il 26. Ma proprio come il centrale, anche il terzino è reduce da un infortunio che lo ha costretto a saltare l'infausta gara contro la Spal. Stessa trafila del compagno per il numero 11 giallorosso, che fra oggi e domani sarà valutato dai medici della propria nazionale e probabilmente rimandato in anticipo a Roma.

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