AS Roma

L'Olimpico in festa canta e porta a casa la vittoria

Un blocco unico per 90 minuti: la Curva Sud ispira, le tribune si accendono di passione. Scenografia giallorossa in tutto lo stadio prima del fischio d'inizio

Stadio Olimpico in festa prima di Roma-Bayer Leverkusen

Stadio Olimpico in festa prima di Roma-Bayer Leverkusen (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
12 Maggio 2023 - 08:12

Grazie Roma. L’Olimpico torna a casa cantando e ringraziando la squadra per un’altra battaglia e un’altra prestazione da Europa. La squadra di José Mourinho, ancora una volta acclamatissimo durante la presentazione delle formazioni, ha portato a casa il primo round di una doppia sfida compicata per la caratura dell’avversario ma soprattutto per lo stato in cui arrivava la Roma, rabberciata a causa degli svariati infortuni.Ha esultato la Roma alla fine, grazie al gol di un ragazzo romano e romanista, Edoardo Bove, ma l’hanno vinta tutti. Non c’è stato bisogno di inserire Dybala e Wijnaldum per “rimediare”, ma l’ha preparata e gestita così, Mourinho, mandandoli a scaldarsi nel secondo tempo, accendendo improvvisamente la Monte Mario, poco prima del gol del vantaggio, per dargli minuti e gestire il finale con maturità. Tutti concentrati dal primo all’ultimo minuto, un gruppo granitico che ha trascinato e si è fatto trascinare dagli oltre sessantamila dell’impianto del Foro Italico ancora una volta, e ci mancherebbe in una semifinale di Europa League, tutto esaurito e ormai, ovviamente sponda Roma, abituato alle notti magiche europee da qualche anno.

63.123 gli spettatori presenti per un parterre pieno di personalità: dal sindaco di Roma Gualtieri, protagonista negli ultimi giorni degli atti che stanno rendendo concreto il progetto di una casa tutta romanista a Pietralata, al capitano storico della Roma, Francesco Totti (apparso in foto sui social insieme ad altri due ex romanisti, Nainggolan e Benatia) presente insieme alla compagna Noemi Bocchi, al vecchio grande Rudi Voeller, che non poteva certo perdersi dal vivo la partita del suo cuore tra le sue due ex squadre. Presente anche il presidente dell’Uefa Aleksandr Ceferin accanto al presidente della Roma Dan Friedkin, che ha fatto gli onori di casa (alla sua destra il numero uno della Figc Gabriele Gravina). 

Spettacolo ed emozione pura prima del fischio d’inizio con sessantamila cartoncini giallorossi sugli spalti, con la scritta AS Roma che si alzava nella parte alta della  Tevere. Tanti gli striscioni nel pre-partita. «Nun c’è partita che ce fa trema’», in Tevere lato Nord, e «Uniti insieme per un’altra battaglia, lottate per noi e per la maglia», in Tevere lato Sud.

«Contro ogni avversità portiamo sul tetto d’Europa il nome della città», in Curva Sud, dulcis in fundo, dove in latino campeggia una coreografia romana con la scritta «Amor Romae nostra lex», per enunciare la legge dell’amore di ogni romano e romanista. Da registrare sul muretto dei Fedayn la ricomparsa di una pezza (tutta rossa con le bande gialle e bianche) ma senza scritta.

Praticamente mezzo pieno, con un separè naturale di seggiolini dalla curva, lo spicchio dei distinti Nord riservato ai sostenitori del Bayer Leverkusen.

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