Ora Roger va in cerca di riscatto: Ibanez punta il Leverkusen
Dopo il clamoroso errore contro l’Inter, il brasiliano domani sera tornerà in campo all’Olimpico. La sfida col Bayer per risollevarsi da un periodo negativo
Si dice spesso che «la vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci». Nessun concetto si addice di più alla situazione attuale che sta vivendo Roger Ibañez. Una stagione di certo non all’altezza del suo potenziale, gli errori grossolani con Lazio e Inter poi hanno peggiorato il quadro generale, ma ora il destino gli offre la possibilità del riscatto, per dimenticare le difficoltà del campionato e concentrarsi solo sulle gioie europee.
Inutile pensare a quello che sarà il suo futuro, soprattutto se sarà ancora con la maglia giallorossa, occorre infatti pensare solo e unicamente al presente: Roma-Bayer Leverkusen può e deve rappresentare per lui la serata perfetta da vivere, per dimenticare i recenti dispiaceri e avvicinarsi alla seconda finale.
Momento no
Dal derby perso in poi la stagione di Roger Ibańez ha preso, senza dubbio, una piega quasi maledetta. Prima l’espulsione nella stracittadina contro la Lazio, rosso che ha indirizzato la squadra giallorossa verso la sconfitta. Poi la squalifica e il sorpasso, nelle gerarchie dello Special One, subito da Diego Llorente, fino all’infortunio dello spagnolo nella sfida di Bergamo. Ma come spesso accade, da un problema enorme nelle rotazioni difensive nasce per il brasiliano una nuova opportunità, di riprendersi una maglia da titolare e tornare centrale nello scacchiere di Mourinho. Ma il destino non aveva in serbo nulla di buono per Roger, anche dal punto di vista realizzativo.
Una traversa a Rotterdam contro il Feyenoord, un palo all’Olimpico nella sfida di ritorno contro gli olandesi, un miracolo di Di Gregorio che gli ha negato la gioia del gol da tre punti a Monza fino alla grande occasione sprecata nel primo tempo con l’Inter. Senza dimenticare il fallo subito De Ketelaere sul gol beffa di Saelemaekers.
Nulla è andato per il verso giusto, con la squadra nerazzurra è arrivata poi quella che sembra, a tutti gli effetti, la pietra tombale sulla sua stagione e, qualcuno mormora, anche sulla sua esperienza in giallorosso.
Fischi amari
Il sostegno da parte dei tifosi non è mai mancato, anche dopo gli errori nei derby, ma qualche fischio, piovuto dagli spalti nel finale della gara contro l’Inter, non è passato inosservato. E sono fischi che fanno male all’animo di un ragazzo visibilmente scosso e dispiaciuto dopo l’ennesimo blackout stagionale. Ma nessuno può essere lasciato indietro in questo momento, anzi tutti sono chiamati a fare la loro parte, soprattutto chi vive un momento di difficoltà come Ibañez. Senza Smalling, Llorente e Kumbulla, Roger ha una maglia da titolare certa che lo aspetta contro il Bayer Leverkusen.
Mourinho lo ha abbracciato al termine di Roma-Inter, lo ha confortato e chiesto, come a tutto al gruppo giallorosso, di non mollare. Lo Special One sa bene che non è tempo né di processi o di bilanci, per arrivare a Budapest serve che tutta la squadra si esprima ai massimi livelli in questi 180 minuti di fuoco.
A Roger ora il compito più arduo, quello di spazzare via le ultime incertezze, di ritrovare quella forma e quella voglia che aveva portato Mourinho a definirlo “un animale che mangia tutto”. Servirà quella fame per neutralizzare l’insidioso attacco del Bayer Leverkusen e non far sentire troppo l’assenza di Smalling. Poi quel che sarà, sarà. Ma il futuro è domani Roger, che la sorte sia dalla tua.
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