Ora El Shaarawy spera in un finale da Re
Dopo lo stop al flessore, l’obiettivo è tornare a disposizione per fine maggio. Ancora da definire il suo futuro, con il contratto che scade a giugno
Nell’amara serata romanista di mercoledì, culminata con il pareggio in casa del Monza di Palladino, Stephan El Shaarawy si è aggiunto all’ormai lunga lista di infortunati con la quale José Mourinho è costretto a dover fare i conti in queste settimane. Dopo aver sbloccato l’incontro sulla disattenzione di Di Gregorio, il numero 92 nel corso della ripresa è stato costretto a fermarsi, lamentando un fastidio muscolare. Fastidio che, come evidenziato dagli esami strumentali del giorno dopo a Trigoria, si è tradotto in una lesione al flessore della coscia destra.
Stop pesante, soprattutto in una fase così delicata e decisiva della stagione, che priva Mourinho del suo quarto miglior marcatore, in grado di realizzare fin qui 7 reti tra campionato e coppa, con gol pesantissimi per il cammino europeo della Roma, contro Real Sociedad e Feyenoord. La speranza però, a proposito di Europa League, è di poterlo riavere entro fine maggio, per l’ultima di campionato - in programma il 4 giugno contro lo Spezia - e, chissà, magari anche per la trasferta a Budapest.
Rispetto alle prime ore postpartita, in cui le lacrime di El Shaarawy in panchina all’U-Power Stadium avevano fatto pensare ad un’annata conclusa in anticipo anche per lui, le sensazioni sulle sue condizioni all’interno del Fulvio Bernardini sono migliorate. «Lavorerò per tornare il prima possibile» ha scritto il 92 sul suo profilo Instagram. Vedremo nelle prossime settimane se le speranze si concretizzeranno e se lo Special One potrà fare affidamento su di lui e sulla sua fondamentale duttilità per il finale di stagione.
Come Ancelotti, più di Rizzitelli
Approdato nella Capitale nel gennaio del 2016 - ma con la parentesi cinese in mezzo -, El Shaarawy è ormai entrato a far parte a pieno titolo della storia della Roma. Nel match in Lombardia, il Faraone ha giocato la sua gara numero 227 con la maglia giallorossa, agganciando Carlo Ancelotti al 32° posto nella classifica delle presenze con il club. Non solo però, il gol realizzato lo ha portato a quota 56 reti, permettendogli di scavalcare Rizzitelli e Galli e lanciandolo come 19° marcatore della nostra storia.
Numeri affatto banali, per uno che quasi mai a Roma ha svolto un ruolo da titolare, senza per questo creare problemi, mettendosi anzi sempre al servizio dei vari tecnici che ha avuto. Tutti fattori che la società sta tenendo in considerazione, vista l’imminente - 30 giugno - scadenza del suo contratto. Al momento non c’è ancora stato un incontro formale tra Pinto e il suo entourage, ma il Faraone ha fatto sapere di essere disposto a ridursi lo stipendo pur di rimanere. Le lacrime di Monza non sarebbero un modo degno di salutarsi. Questa storia può avere un finale migliore, da re. Che sia a fine maggio o nella prossima stagione.
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