AS Roma

Le pagelle di Monza-Roma: il solito soldato Bryan

Cristante senza sbavature in difesa, con senso della posizione e sostanza. Bove è onnipresente. Abraham comincia benino, poi evapora. Solbakken è confusionario

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
04 Maggio 2023 - 07:00

Punto di (s)vista. Sulla Champions che è ancora a un passo, ma ora ne richiede uno da rincorsa. E in assoluto, perché conseguito in piena emergenza (acuita) e contro una squadra inferiore ma in salute. Resta l’amaro in bocca e la sensazione che in queste condizioni i mezzi non consentissero molto di più.

 

IL MIGLIORE 6,5 CRISTANTE Centrale di difesa per la seconda volta consecutiva, è davanti che si fa notare in avvio: il suo colpo di testa coincide con la prima vera occasione. Gestisce il reparto di pertinenza senza affanni e aggiunge un paio di interventi decisivi. Il contatto che gli causa il giallo è ai confini del ridicolo. Solida realtà.

IL MISTER 6 MOURINHO Senza mezza squadra, si affida al modulo più praticato e coi mezzi a disposizione fa quello che può, accarezzando per un tempo anche la vittoria.

RUI PATRICIO 6 Viene sollecitato nei minuti iniziali di massima pressione avversaria, poi dalle sue parti non si affaccia nessuno fino all’1-1. A inizio ripresa deve distendersi: non irreprensibile, ma efficace quanto basta per deviare in corner. E si ripete nell’ultimo giro di lancette.
6 MANCINI Puntuale nelle chiusure, anche rude quando occorre, ma poco preciso nei disimpegni su ogni distanza, compresi i lanci lunghi.

IBAÑEZ 5.5 Comincia levando inspiegabilmente un pallone d’oro dal mancino di Solbakken, prosegue con una serie di falli irruenti e vistosi senza motivo, termina con un bel break.

4.5 CELIK Nessuna scia dell’ottima prestazione col Milan. Inizia col brivido, lanciando una ripartenza inquietante. Cresce nella prima parte ma crolla nella seconda, con una sequenza di errori e la doppia insensata ammonizione nel recupero.

BOVE 6.5 Per un’ora è onnipresente: copre ogni angolo di campo e l’aggressività della squadra è in gran parte dettata da lui. Cala alla distanza, più per mancanza di energie che di volontà. Ma il «bambino» di Mou appare in evidente crescita.

PELLEGRINI 5.5 La coperta corta in difesa scopre anche il centrocampo e tocca al Capitano tuttofare sacrificarsi in mediana: inevitabile la flessione rispetto alle ultime uscite. Nemmeno lo spostamento in avanti nell’ultima confusa fase aiuta.

ZALEWSKI 5.5 Torna sulla corsia dove ha sempre reso meglio, ma resta timido: poche le iniziative e poco incisive

SOLBAKKEN 5  A lui e al Faraone è affidato il compito di affievolire la solitudine di Tammy davanti. E proprio l’inglese lo serve sul primissimo tentativo, ma Ola arriva col passo lungo. Poi prova a creare qualcosa, ma si scontra sui difensori monzesi.

EL SHAARAWY 6.5 Suo il primo tiro di piede che impegna Di Gregorio, suo lo scavetto sul portiere con la doppia conclusione che vuol dire vantaggio. Prova a pungere ancora, ma va ko.

ABRAHAM 5.5 Con due compagni più vicini sembra tutto più facile, ma è più lui a mettersi al servizio loro, fornendo sponde e aprendo spazi. Prezioso nel pressing sul portiere monzese che origina il vantaggio. Poi diventa sempre più evanescente.

SPINAZZOLA 5 Appena entra trova un buon corridoio per Elsha. Ma si spegne presto, esagerando con gli errori.

CAMARA 5.5 Dovrebbe irrobustire la mediana, aggiunge confusione.

VOLPATO 5 Disordinato e impalpabile.

TAHIROVIC S.V. Ultimo giocatore sano a disposizione, per la conclusione di gara.

 

 

 

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