Il maggio del tutto o niente: la Roma di Mou si gioca la stagione
Tra mille avversità inizia il mese giallorosso. Lo Special One si affida alla forza del gruppo per il rush finale: dal 4° posto al sogno europeo tutto è ancora possibile
La forza del lupo è il branco. Mai come in questa stagione questa citazione - diventata massima e di uso comune - da “Il libro della giungla” di Kipling si sposa perfettamente con la Roma. Una squadra che fin dagli albori di quest’annata si è trovata a dover fare i conti con le avversità: dagli infortuni ai 30 legni colpiti - nessuno in Europa ha fatto “meglio” -, passando per casi interni da dover gestire e arbitraggi poco illuminati. Eppure, tutto ciò non ha intaccato l’unità di un gruppo che, seguendo il suo spirito guida José Mourinho, è riuscito a portare avanti i suoi obiettivi e sogni, ancora intatti a inizio maggio.
L’ultimo esempio è arrivato l’altro ieri all’Olimpico, quando Pellegrini e compagni si sono ritrovati a dover affrontare il Milan campione d’Italia in carica nello scontro diretto per il quarto posto. Un impegno complicato già di suo per la forza dell’avversario, alla quale però andava aggiunta un’infermeria piena, con assenze pesanti in ogni reparto. A tutto questo, dopo soltanto un quarto d’ora di gioco, si è unita la lesione al crociato anteriore del ginocchio destro per Kumbulla, a cui era stata affidata la marcatura di Giroud vista l’ampia emergenza in difesa. Come se non bastasse, anche Belotti a fine primo tempo è stato costretto ad alzare bandiera bianca a causa della frattura alla cartilagine costale rimediata dopo uno scontro di gioco. Eppure, la Roma non ha gettato la spugna, anzi si è trovata a rimpiangere, al momento del triplice fischio di Orsato, i due punti persi per l’1-1 rossonero al 97’.
La delusione per la vittoria sfiorata resta, ma a mente più lucida non si può non elogiare lo spirito di questa squadra. E questo ha fatto anche José Mourinho, nell’immediato postpartita, mettendo in mostra tutto l’orgoglio per i suoi ragazzi. «Solo noi possiamo fare quello che abbiamo fatto - ha detto lo Special One - solo noi con tutti i nostri limiti, solo noi con tutti i giocatori che abbiamo perso potevamo fare questo tipo di gara contro il Milan. Con tutte queste difficoltà, abbiamo lottato fino ai nostri limiti, come sempre, e solo noi potevamo farlo. Sono più orgoglioso che triste». Quel “solo noi” lo ha ripetuto tre volte, a voler sottolineare la coesione di questo gruppo. Noi contro loro, noi contro tutti. Questa la benzina nel motore della Roma da qui alla fine.
L’ultimo sprint
Con questo spirito e unità d’intenti, José Mourinho e il suo staff hanno ripreso il lavoro già dalla giornata di ieri. Non c’è tempo da perdere, oggi inizia il mese più caldo e importante della stagione giallorossa. Si parte dopodomani, con la trasferta sul campo del Monza per arrivare a Firenze contro i viola, per la penultima giornata di campionato. Nel mezzo le sfide casalinghe a Inter e Salernitana e il match al Dall’Ara contro il Bologna Cinque turni di Serie A - l’ultima gara sarà il 4 giugno all’Olimpico contro lo Spezia - intervallate dal doppio confronto con il Bayer Leverkusen per la semifinale di Europa League. La Roma si gioca tutto, a ritmi sostenuti e con le risorse ridotte al minimo, ma nulla è perduto. Dal quarto posto - mai come ora in bilico con i giallorossi, l’Inter e il Milan tutti appaiati a quota 57 punti - all’eventuale secondo trionfo europeo consecutivo, distante soltanto tre partite e che potrebbe coronare a Budapest un altro splendido cammino dopo quello dell’anno scorso in Conference. A proposito di Budapest, la finale è in programma il 31 maggio. Sarebbe un modo splendido di concludere mese e stagione. Tutti insieme, uniti, fino all’ultimo: sotto il segno di Mou.
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