Udinese e Feyenoord, Mou punta sul fattore Olimpico
Due sfide cruciali per il futuro giallorosso, molto probabilmente senza Dybala e Abraham in campo. Lo Special One si aggrappa al sostegno della sua gente
Come scriveva Dante nel terzo canto dell’inferno: “Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate”. Senza scomodare il Sommo Poeta, sembra esser questo il messaggio affisso ormai da tempo sull’ingresso principale dello Stadio Olimpico. Un rendimento interno per gli uomini di José Mourinho impressionante che non lascia, molto spesso, margini agli avversari per poter pensare di uscire con punti quando si fa visita alla Roma.
Mou riparte da qui
Davanti alle difficoltà sotto porta e agli infortuni, lo Special One si aggrappa ancora una volta all’effetto Olimpico: «Siamo quelli che siamo, ma avremo l’Olimpico in più, che c’è sempre e su questo non sbaglia mai. Cercheremo di vincere». Il pensiero era rivolto alla gara europea di ritorno contro il Feyenoord ma il discorso rimane valido anche con l’Udinese: oltre 120.000 voci riempiranno gli spalti dell’impianto capitolino a sostegno della squadra giallorossa, rappresentando la solita risorsa preziosa per gli uomini di Mourinho, pronti ad essere spinti verso la vittoria.
Che numeri
Nel 2023 giallorosso poche squadre hanno trovato gloria all’Olimpico: solo Cremonese e Sassuolo hanno esultato a fine gara, le uniche in grado di segnare a Rui Patricio, annullando l’effetto del sold out. Per le altre non c’è stata praticamente storia: Bologna (1-0), Genoa (1-0), Fiorentina (2-0), Empoli (2-0), Hellas Verona (1-0), Salisburgo (2-0), Juventus (1-0), Real Sociedad (2-0) e Sampdoria (3-0). In diverse occasioni un preciso copione: vantaggio iniziale, controllo della partita e zero chances concesse all’avversario di turno per tornare in partita.
Fortino europeo
Lo stesso discorso può essere affrontato anche in terreno europeo, prendendo come punto di riferimento le gare ad eliminazione e non i gironi, dove i giallorossi hanno sempre concesso qualcosa in più. Dagli ottavi alle semifinali di Conference League, solo il Vitesse riuscì a segnare all’Olimpico. Poi Bodø e Leicester rimasero a secco, non riuscendo mai ad impensierire Rui Patricio. E il copione in Europa League si sta ripetendo: nè Salisburgo nè la Real Sociedad sono riusciti a segnare all’Olimpico e il Feyenoord sa perfettamente quanto sarà complicato.
Tutto esaurito
Una difficoltà in più per gli uomini di Slot sarà rappresentata da un Olimpico ancor più numeroso e bollente del consueto. Il sold out, di certo, ormai non fa più notizia, ma vista l’assenza dei tifosi olandesi, dopo il provvedimento di vietar loro l’accesso allo stadio per la sfida di ritorno, la Roma ha aspettato e ricevuto il via libera da Questura e Prefettura per mettere in vendita anche i tagliandi del settore ospiti (disponibili per abbonati e possessori AS Roma Card). Quasi 70mila spettatori coloreranno così gli spalti dell’Olimpico, pronti a giocare la partita, come spesso ha chiesto Mourinho alla vigilia delle gare cruciali. Perchè di fronte ai limiti tecnici e caratteriali, che la squadra dello Special One ha avuto modo di manifestare lontano da casa, l’Olimpico ha rappresentato sempre il porto sicuro, dove ritrovare certezze e la giusta personalità, quella necessaria anche per ribaltare risultati avversi. E proverà a farlo ancora una volta, prima con l’Udinese, mantenendo l’orizzonte verso la prossima edizione della Champions League, e poi con il Feyenoord, vincendo a distanza la gara di tifo con il De Kuip di Rotterdam. L’Olimpico è pronto a scendere in campo e fare la differenza.
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