Le pagelle di Torino-Roma: Chris vede e provvede
Smalling legge ogni pericolo ed è sempre nel posto giusto al momento giusto. Dybala anche senza picchi è sempre una Joya. Spina crea elettricità anche senza strafare
Festa completa. Per una volta la Roma accetta il regalo offerto dalle contendenti, lo scarta e si gode un podio raggiunto dopo fin troppi tentativi andati a vuoto. Lo fa con una gara messa subito in discesa dall’angelo Paulo e poi resta accorta nella gestione del vantaggio, con rischi quasi pari a zero. Avanti così, anche in Europa.
IL MISTER 6,5 MOURINHO Sceglie l’attacco veloce e subito si prende gioco e podio. Per firmare anche set e match aspetta il post-partita, ma per quello meriterebbe la lode.
IL MIGLIORE 7 SMALLING Sempre nel posto giusto al momento giusto. Si frappone col corpo a un tentativo avversario già nel primo tempo. Decisivo anche nel finale quando devia una girata di Pellegri. Sale in cielo a prendere un pallone da corner, manca il bersaglio e la beatificazione, ma dietro è un muro. Chris vede e provvede.
6,5 RUI PATRICIO Nel primo tempo resta più o meno a guardare i compagni: il Toro sbuffa ma non carica. A inizio ripresa però una zuccata di Miranchuk lo fa volare sotto l’incrocio. E alla fine centra il diciassettesimo clean sheet stagionale. Non male.
6,5 MANCINI Chiamato agli straordinari per tamponare le falle che nella prima parte del match si aprono sulla destra. Ma è dopo l’intervallo che dà il meglio di sé, con quella tracotanza che basta a stoppare sul nascere ogni minima velleità granata. E dove non arriva lui, ci pensa Smalling in formato extralarge.
6,5 LLORENTE La buona prova con la Samp gli vale la conferma e dimostra di meritarla iniziando con un intervento in acrobazia che proietta l’aura di Aldair. Regge bene l’urto a dire il vero non irresistibile del Torino.
6,5 ZALEWSKI Comincia alla grande: break e tiro da fuori che frutta il rigore. Poi va un po’ in sofferenza in fase difensiva, ma che non sia un terzino puro è notizia nota da tempo. Molto meglio quando si propone dal lato opposto del campo. E Zale.
7 CRISTANTE Dove non arriva con la rapidità, sopperisce con le lunghe leve e l’eccelso senso della posizione. Strabiliante la quantità di palloni riconquistati. Cristante care cose.
6 WIJNALDUM Meno prorompente dell’ultima: il differente modulo forse lo esalta meno, ma corsa e buona volontà non gli mancano anche stavolta.
6,5 SPINAZZOLA Con gli attaccanti che spesso vengono fuori dalla zona di competenza, si trova in più di una circostanza in posizione più avanzata. Strappa quando può e pur senza strafare regala elettricità pura.
6 SOLBAKKEN Titolare un po’ a sorpresa, nei primi minuti sembra aver acquisito la malizia necessaria a giocare in Italia. Ma col passare dei minuti va giù con eccessiva facilità, fino a subire il ko che lo costringe a uscire.
6,5 DYBALA Falso nove e vero dieci al centro dell’attacco inedito tutta tecnica e rapidità. Ricama, costruisce e inventa con la consueta qualità. E già in avvio si conferma una sentenza dal dischetto. Potrebbe concedere il bis dopo un assolo in cui perde l’attimo e poi viene falciato: il Var però non segnala nulla. Anche senza picchi è sempre una Joya.
6 EL SHAARAWY Questa volta gioca nel ruolo originario, ma lo spirito di sacrificio ormai è nel suo dna e lo porta a prendere il giallo per frenare una ripartenza granata. Paradossalmente si vede meno del solito davanti.
6,5 PELLEGRINI Non al top, entra nell’ultima parte della sfida e si presenta con una percussione super. Poi lotta.
6,5 MATIC Ingresso di carattere. Alla Matic.
6 ABRAHAM Dentro nel finale, si muove bene ma spreca un’occasione d’oro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA