Torna la Joya: il futuro passa anche dai suoi piedi
Dybala, di nuovo a Trigoria, prepara un finale da protagonista. Dal 4° posto al sogno europeo: le fondamenta per il domani si gettano da oggi
Il ritorno del campione. Dopo la settimana abbondante con la sua Argentina, durante la quale è sceso in campo contro Panama e Curaçao ed è stato celebrato insieme ai suoi compagni per il mondiale vinto in Qatar , Paulo Dybala è tornato ieri a Trigoria. Subito il primo allenamento in palestra per la Joya che, nonostante i pochi giorni che ci separano dal ritorno in campo, è pronto e al servizio di José Mourinho. A partire da dopodomani, quando all’Olimpico arriverà la Sampdoria, per il primo match dell’ultima parte di stagione, che vedrà la Roma in campo da qui a giugno senza soluzione di continuità.
Un ultimo sprint, da vivere tutto d’un fiato, provando a lasciarsi alle spalle meno rimpianti possibili. Tutto è ancora possibile - dalla lotta per il quarto posto lontano soltanto un punto, al magnifico sogno chiamato Europa League - e la riuscita di questa corsa finale passa anche, se non soprattutto, dai piedi di Paulo Dybala. Arrivato la scorsa estate a parametro zero, il numero 21 si è dimostrato fin da subito il vero leader tecnico di questa squadra, forte del feeling con Mourinho e di un amore a prima vista con il popolo romanista. Con 13 reti, l’ex Juventus è il miglior marcatore stagionale della rosa. In un’annata in cui i centravanti e più in generale tutta la squadra sembra affetta dal mal di gol, la sua qualità negli ultimi 20 metri è una vera e propria manna dal cielo.
Nelle ultime settimane prima della sosta, non è riuscito ad incidere, ma anche in occasione di alcuni passi falsi collettivi - come la sconfitta contro il Sassuolo - ha dimostrato di poter accendere da solo la luce all’Olimpico. Mou questo lo sa e dal primo giorno lo ha posto al centro del suo scacchiere tattico. La stima tra i due, come detto, è reciproca, tanto che la Joya ha lasciato intendere come il suo futuro sia legato a doppio filo a quello del tecnico di Setubal. Entrambi si trovano bene nella Capitale ma, da vincenti quali sono, sembrano voler tastare le reali ambizioni societarie, comprendendo anche quelli che sono i margini di crescita. Tutti elementi però che dipendono anche da quel che la Roma riuscirà a raccogliere in queste settimane decisive. A partire dal prossimo impegno con la Samp: le basi, solide, per il domani di Paulo, di José e della Roma vanno gettate da oggi.
L’intesa con Tammy
Intanto ha parlato di Dybala il suo compagno di reparto Abraham. «Con Paulo ci divertiamo ogni giorno in allenamento - ha detto il centravanti in un’intervista rilasciata al portale FourFourTwo - e questo dà i suoi frutti in campo». Il numero 9 ha avuto modo di analizzare anche il suo rapporto con Mourinho, vero artefice a detta sua, del suo arrivo in giallorosso: «Con una telefonata mi ha spiegato il suo progetto a Roma e le sue ambizioni. Ero pronto e da allora non mi sono guardato più indietro. L’accoglienza dei tifosi all’aeroporto è stata fantastica. José è una leggenda, lo adoro. Ha la capacità di entrati in testa e di migliorarti, non si accontenta mai, vuole sempre di più».
Infine, ad Abraham è stato chiesto anche di un suo eventuale ritorno al Chelsea, squadra che detiene il diritto di recompra del suo cartellino: «In questo momento penso soltanto alla Roma e a finire al meglio la stagione. Forse resterò qui per i prossimi 10 anni, o forse no. Nel calcio mai dire mai».
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