Pochi punte con le big del campionato
Nelle 9 gare disputate finora, gli uomini di Mou hanno ottenuto soltanto 8 punti, al pari della Dea. Ma, rispetto al passato, i passi avanti si vedono
L'anno scorso furono 11 i punti conquistati negli scontri diretti contro le altre sei big del campionato (Juventus, Inter, Milan, Napoli, Lazio e Atalanta). Meno di un punto a partita in media, sulle 12 gare. Quest’anno, con ancora le sfide casalinghe contro Milan e Inter e quella in trasferta contro l’Atalanta, la Roma di Mourinho ha raccolto 8 punti in 9 incontri: siamo dunque in linea con l’andamento della passata stagione, anche se evidentemente e auspicabilmente il dato è migliorabile rispetto al 2021-22. Lo stesso Mourinho lo ha detto, non molto tempo fa: «La squadra è cresciuta: un anno fa con le big perdevamo, quest’anno abbiamo battuto la Juventus e l’Inter». Non a caso, nelle quattro partite giocate in stagione contro le tre “a strisce” (Milan, Juve e Inter), i giallorossi sono imbattuti, avendo raccolto due vittorie e due pareggi.
Le cose sono quindi migliorate rispetto all’anno scorso, e ancor di più rispetto alla seconda stagione di Paulo Fonseca, quando la Roma vinse un solo big-match, il derby alla penultima di campionato (quello che ci ha permesso di qualificarci per la Conference League, poi vinta. Ma ancora non basta: se si vuole ritornare a disputare la Champions League, c’è bisogno di aggiudicarsi qualche scontro diretto, a maggior ragione in questo campionato in cui ci sono cinque squadre in 7 punti e a fine stagione si potrebbe dover ricorrere alla classifica avulsa per stabilire i piazzamenti. Gli 8 punti conquistati sui 27 a disposizione fanno sì che i giallorossi siano, assieme all’Atalanta, gli ultimi nella graduatoria relativa a questi incroci.
Il confronto
Senza voler prendere in esame il rendimento del Napoli (21 punti su 27 negli scontri diretti), che sta evidentemente disputando un campionato a parte, gli uomini di Mourinho hanno ottenuto la metà dei punti raccolti dalla Lazio con lo stesso numero di gare disputate: 9 a fronte dei 18 conquistati dai biancocelesti. Hanno una media-punti per gara di poco superiore all’1 anche Milan e Juventus, entrambe con 11 punti in 8 partite. Stesso numero di big-match giocati anche dall’Inter, che però ha raccolto 2 punti in meno (9). Seguono, appunto, a quota 8 Roma e Atalanta, che si affronteranno a Bergamo nella gara di ritorno lunedì 24 aprile: i nerazzurri sono al momento a due lunghezze dalla banda Mourinho, ma hanno il vantaggio di essersi aggiudicati lo scontro diretto andato in scena all’Olimpico lo scorso ottobre. In vantaggio nei nostri confronti anche la Lazio, che ha vinto entrambi i derby. A nostro favore invece il confronto con la Juventus (che dista 6 punti in classifica): dopo il pareggio per 1-1 a Torino, all’Olimpico abbiamo vinto 1-0.
Le prossime sfide
All’orizzonte ci sono dunque altri tre scontri diretti. In rigoroso ordine cronologico: Atalanta a Bergamo (24 aprile), Milan (29 aprile) e Inter (7 maggio) invece in casa. Tre impegni cruciali, uno dei quali (quello contro la Dea) arriverà subito dopo la partita di ritorno di Europa League contro il Feyenoord; per gli altri eventuali incroci, bisognerà vedere l’esito dei quarti di finale. Quel che è certo è che le sfide avranno un peso specifico notevole, dato che ci metteranno di fronte proprio le tre squadre più vicine in classifica.
A Mourinho il compito di entrare nella testa dei suoi, per far sì che le motivazioni facciano da stimolo, e non da pressione. Ma, al netto di queste partite, occorrerà ridurre al minimo anche gli “scivoloni” contro squadre sulla carta nettamente inferiori, come ad esempio Cremonese e Sassuolo: al momento, sono quelli i punti veramente persi, e che stanno facendo la differenza in classifica. Ben più dei big-match.
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