Cristante essenziale: sostituirlo è davvero un rebus per Mourinho
La sua prima assenza è arrivata per squalifica nella gara contro il Sassuolo. Soltanto il portiere Rui Patricio è più presente di lui in stagione
Onnipresente, sempre e comunque, a meno di squalifiche. È uno dei dati che descrive l’assoluta importanza di Bryan Cristante per la Roma di José Mourinho. Il numero 4 giallorosso, è per lo Special One un perno inamovibile e lo ha impiegato letteralmente sempre dall’inizio della stagione in tutte le competizioni e quasi sempre dal titolare al netto degli altri compagni a disposizione e del modulo scelto. A partire dalla gara vinta in casa della Salernitana lo scorso 14 agosto grazie all’unico gol segnato finora ha totalizzato 3.046 minuti e nella rosa romanista è secondo soltanto a Rui Patricio (3.420’), ma anche rispetto al portiere portoghese, prima di essere costretto a saltare per squalifica la gara persa all’Olimpico contro il Sassuolo l’ex Milan deteneva un primato nella squadra: soltanto lui aveva disputato tutte le sfide stagionali, con il numero 1 che ha saltato l’esordio nel girone di Europa League contro il Ludogorets.
E ancora, Cristante è per distacco quello con la media di chilometri percorsi a partita in Serie A (11,444), dato che lo piazza al quarto posto in campionato con Pellegrini come secondo giallorosso e sedicesimo nella speciale graduatoria della competizione domestica (10.968 km).
Oltre ai numeri, a testimoniare la sua importanza ci ha pensato anche il campo: quando non ha giocato col Sassuolo i giallorossi hanno perso molto equilibrio in mediana e, al netto della discutibilissima condotta arbitrale, sofferto in fase difensiva molto più di quanto fatto in praticamente tutta la stagione fino a quel momento. È chiaro che l’ex Benfica è un punto fondamentale della Roma e ora che contro la Samp non ci sarà Mourinho dovrà ben ragionare per rimediare alla sua assenza, anche perché la vituperata coppia che il 4 forma con Matic dopo qualche incertezza di inizio stagione si è resa col tempo una garanzia su cui la squadra ha fatto spesso affidamento.
Gini su tutti
Il principale candidato a prendere il suo posto in mediana anche nell’ipotesi in cui lo Special One decida di optare per un cambio di modulo per la sfida contro i blucerchiati è Gini Wijnaldum. L’olandese è ancora un po’ indietro di condizione ma sta accumulando minutaggio (ieri partito titolare anche con l’Olanda contro la Francia) e l’allenatore lo ha schierato sia nella coppia di mediani sia sulla trequarti quando c’era Dybala a fare da falso nove in casa contro la Juventus. Considerando Camara e Tahirovic più indietro nelle gerarchie Mourinhane, dopo Gini c’è l’opzione Bove, a oggi a 21 presenze stagionali per 463’ complessivi.
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