Abraham e Belotti, ora serve la svolta
Solo undici gol siglati dalle due punte. Tammy ormai a secco da un mese e mezzo, il Gallo deve ancora sbloccarsi in Serie A
Una difesa solida, in molte occasioni granitica e insuperabile, dall’altra parte un attacco che fatica a trovare i suoi punti di riferimento. Per molto tempo si è parlato di Dybala-dipendenza in termini di numeri e media punti, la verità è che la Roma di Josè Mourinho non ha ancora trovato la continuità realizzativa dei suoi due attaccanti a fare la differenza. I numeri parlano chiaro, la stagione di Tammy Abraham e Andrea Belotti deve ancora decollare, visto che finora hanno fatto registrare un bottino (condiviso) di undici reti, suddivise tra Serie A, Coppa Italia e Europa League. Se si pensa che la squadra giallorossa ha messo a referto 52 reti finora, il contributo delle due punte è stato quasi marginale.
Senza dubbio la più grande delusione della giovane carriera di Tammy Abraham: la mancata convocazione per il Mondiale in Qatar è stato un duro colpo da metabolizzare per l’attaccante inglese, visto sfumare all’ultima curva, dopo aver fatto parte del gruppo protagonista delle qualificazioni. Prima l’attesa, poi la cocente delusione: la stagione dell’inglese è stata fortemente condizionata dal fattore Mundial che ha limitato di molto la lucidità dell’ex Chelsea, apparso lontano parente dall’attaccante in grado di trascinare la Roma alla conquista della Conference League. Se nel finale del 2022 i numeri avevano confermato le difficoltà palesate dal bomber giallorosso, il 2023 sembrava poter rappresentare il punto di svolta: la rete a San Siro, poi con Spezia e Empoli. L’infortunio all’occhio con il Verona però sembra aver spezzato l’incantesimo e, oltre all’assist fornito a El Shaarawy contro la Real Sociedad, il nove giallorosso non è riuscito a dare il suo solito contributo. Calo di tensione che evidentemente è stato colto anche da José Mourinho, che nelle ultime uscite lo ha spedito spesso in panchina: nelle ultime tre gare sulle cinque disputate (soprattutto Juventus e Lazio) l’inglese è partito fuori dall’undici iniziale. E proprio nelle ultime gare Belotti sembra abbia messo la freccia.
Un bomber da oltre 100 gol in Serie A che non è ancora riuscito a sbloccarsi in campionato, protagonista invece a sorpresa in Europa League dove non aveva pressoché la minima esperienza. La strana stagione di Andrea Belotti è racchiusa in questa paradossale fotografia, alla ricerca della sua collocazione definitiva nello scacchiere tattico di José Mourinho. Prima alternativa di Abraham o nuovo attaccante titolare? Le ultime gare sembrano aver delineato un principio di sorpasso con il Gallo protagonista in Europa League contro la Real Sociedad e battagliero nel derby perso. Nuovamente papà da pochi giorni, dopo la nascita della seconda figlia Benedetta, ora punta ad un finale di stagione da assoluto protagonista per colorare il suo futuro ancora a tinte giallorosse. C’è un rinnovo ancora da conquistare, ma serviranno minuti nelle gambe e diversi gol per far scattare in automatico le condizioni necessarie a prolungare la sua permanenza a Trigoria anche per la prossima stagione.
Undici partite di campionato e un cammino in Europa League che può ancora raccontare tanto, un doppio confronto con il Feyenoord complicato e intenso tutto da giocare: sono ancora tante le sfide in programma che attendono la Roma in questo rush finale. E appare complicato conquistare un posto nella prossima edizione della Champions League o tornare a disputare una finale di una competizione europea se i numeri dei due attaccanti giallorossi dovessero rimanere molto simili agli attuali. Tammy e Andrea dovranno sfruttare al meglio le occasioni che avranno a disposizione e che Mourinho gli concederà, alternandosi all’interno di un calendario fitto, che non consentirà a nessuno di rifiatare. Con l’estro di Paulo Dybala, gli strappi di Solbakken e El Shaarawy e gli assist di Pellegrini, la Roma è chiamata ad aumentare il proprio carico realizzativo. Ma la differenza saranno chiamati a farla loro due, Abraham e Belotti. A partire dalla Sampdoria.
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