Stadio della Roma, in arrivo un poker di sì
Conferenza dei servizi, domani il secondo incontro. Le indiscrezioni sembrano suggerire semaforo verde. E il ponte di Traiano ora non sarebbe più obbligatorio
Tic tac. Il rumore delle lancette dell'orologio in queste ore, in questi minuti, sembra essere sempre più forte. Forse perché i minuti e le ore che ci separano da domani, giorno in cui si riunirà nuovamente la Conferenza dei Servizi decisoria sul nuovo stadio della Roma, sono o potrebbero essere quelli più decisivi per la storia recente e futura del club guidato da James Pallotta. Entro ieri sera erano infatti attesi i pareri dei quattro enti coinvolti nella Conferenza, vale a dire: Stato, Regione, Comune e Città Metropolitana. Pareri che a quanto pare non sono giunti negli uffici della Pisana, come richiesto espressamente dalla Regione, la scorsa settimana. Si è preferito, così ci viene raccontato, utilizzare ogni minuto e ogni istante utile per limare gli ultimi dettagli, riservandosi di illustrare i pareri direttamente in Conferenza domani mattina. Ed eccoli i minuti decisivi, quelli che grazie al lavoro sotto traccia, dietro le quinte, quello fatto da relazioni personali, telefonate, colloqui infiniti, grazie all'opera instancabile di manager come Mauro Baldissoni, sembra possano dare finalmente il risultato sperato.
Si va verso quattro sì, non perdiamo ulteriore tempo nel dare la notizia che un intero popolo aspetta da oltre cinque anni, quando si cominciò a parlare per la prima volta di stadio. O da oltre trenta se si pensa ai progetti visionari dell'ingegner Dino Viola. Quattro sì diversi tra loro e che richiederanno un importante sforzo di sintesi da parte della Conferenza che entro il prossimo 28 dicembre dovrà fornire un parere finale. Comune e Città Metropolitana, entrambi guidati da Virginia Raggi, dovrebbero fornire un parere positivo (con il Comune che ha già ufficializzato la decisione attraverso una nota) con, sembra, alcune piccole raccomandazioni. L'assessore Luca Montuori anche in queste ore lavora per ricondurre gli uffici tecnici comunali che si stanno occupando della pratica, sotto un unico parere che rispetti la volontà politica della giunta pentastellata, promotrice unica del restyling del progetto stadio dello scorso febbraio. Da questo fronte non dovrebbero esserci sorprese, tutto secondo copione direbbe qualcuno. Le raccomandazioni riguarderebbero aspetti secondari e di facile risoluzione, e poi appunto si tratterebbe di "consigli" e non prescrizioni, che a tutti gli effetti sono invece obblighi. Dallo Stato sembrerebbe arrivare la prima sorpresa, e positiva, della giornata. Il parere dovrebbe essere anche positivo, e anche in questo caso dovrebbero esserci delle semplici raccomandazioni. Non si parlerebbe di viabilità, ma solo di attenzioni e approfondimenti di natura archeologica e paesaggistica. I tecnici di Eurnova avrebbero quindi convinto il Governo e i Ministeri competenti che, quanto previsto dal progetto, sia sufficiente a garantire l'afflusso e il deflusso dallo stadio senza particolari criticità. Resta da capire la posizione del Mibact sul vincolo per le tribune dell'ippodromo firmate da Julio Lafuente, ma questa è una partita che si gioca su un altro tavolo, e che fa parte dei tanti ricorsi che normalmente corredano nel nostro Paese opere importanti come questa.
Resta il parere della Regione, l'Ente che in questi mesi si è contraddistinto per la maggiore rigidità su alcuni temi, o per il maggior rigore se vogliamo essere onesti fino in fondo. La viabilità e la mobilità sono sempre stati al centro dei pensieri degli uffici della Pisana, e molto in queste settimane si è mosso. Sulla mobilità l'intervento straordinario, già finanziato per 180 milioni di euro a cui vanno aggiunti i milioni dei privati, sulla ferrovia Roma-Lido sembra aver risolto gran parte dei problemi. Bisognerà solo capire i tempi con cui questo avverrà. E qui potrebbe esserci la prima raccomandazione della Regione. Sulla viabilità invece resta l'ombra incombente del Ponte di Traiano, l'opera prevista ma non finanziata nel nuovo progetto dopo il rifacimento della scorsa estate. Un'opera che fino a ieri era ipotizzabile venisse inserita come prescrizione, e quindi obbligo, nel parere della giunta regionale. La novità dell'ultima ora invece sembraessere che il fantomatico ponte possa essere solo raccomandato, e questo cambia completamente le carte in tavola. Domani la Conferenza dei Servizi si riunirà per raccogliere questi quattro importanti pareri, oltre alle verifiche e raccomandazioni delle altre realtà coinvolte (Anas, Acea, Autorità di Bacino del Tevere, per citarne alcune), e chiederà, qualora ve ne fosse bisogno, alcuni piccoli interventi ai proponenti, poi dovrà lavorare per arrivare ad una mediazione profonda tra tutte le parti coinvolte e quindi esprimere un parere unico. Parere che arriverà ufficialmente soltanto con la prossima (e ultima) riunione della Conferenza, ma che già da domani potrebbe avere un contorno più che delineato.
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