AS Roma

La Roma in Europa: quarti di nobiltà al terzo anno di fila

Di nuovo tra le migliori otto del torneo. Come un anno fa in Conference e nel 2021 in EL. Quarta volta che ci riesce nelle ultime sei stagioni

Dybala dopo il successo casalingo sulla Sociedad

Dybala dopo il successo casalingo sulla Sociedad (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
18 Marzo 2023 - 11:59

Real Sociedad, Vitesse e Shakhtar Donetsk: in rigoroso ordine cronologico, dal più recente al più lontano, sono i tre avversari che la Roma ha battuto nelle ultime tre stagioni per raggiungere i quarti di finale della competizione europea alla quale ha preso parte. Oggi, come nel 2021, si tratta di Europa League: un’Europa League sempre più competitiva, che vede nomi altisonanti nel tabellone fin dagli ottavi di finale, con i cosiddetti “squali” (copyright: José Mourinho) scesi dalla Champions. In mezzo, la Conference che nessun romanista potrà mai dimenticare.

Il tris 

Terza stagione consecutiva almeno ai quarti di finale in Europa, dunque: un dato che la Roma non faceva registrare da trent’anni esatti, tra il 1990-91 e il 1992-93. In quel triennio raggiungemmo prima la finale di Coppa UEFA (persa contro l’Inter), poi i quarti di Coppa delle Coppe (eliminati dal Monaco) e infine i quarti di nuovo in UEFA (battuti dal Borussia Dortmund). Per trovare un’altra sequenza del genere bisogna risalire agli Anni 80, nel periodo di maggior splendore della nostra storia: tra il 1982-83 e il 1984-85, quarti di Coppa UEFA (ko col Benfica), finale di Coppa dei Campioni e quarti di Coppa delle Coppe (fatale la doppia sfida col Bayern Monaco). Stavolta, a differenza delle “strisce” precedenti, abbiamo anche sollevato un trofeo europeo dopo un digiuno lungo 61 anni. Particolare di primaria importanza, e che evidenzia l’attitudine europea della Roma negli ultimi anni: un’attitudine evidenziata in parte anche prima dell’arrivo in panchina di José Mourinho, ma che con lo “Special One” ha finalmente trovato il più dolce compimento nella notte di Tirana, che ora - dopo il sorteggio che ci ha accoppiato al Feyenoord - non può non tornare alla memoria. 

Dal Barcellona in poi

In realtà, allargando l’analisi alle ultime sei stagioni, sono quattro le occasioni in cui i giallorossi sono entrati almeno tra le prime otto. Come non ricordare infatti la cavalcata del 2017-18 in Champions League: dopo aver dominato un girone di ferro, agli ottavi la squadra di Di Francesco ha avuto la meglio sullo Shakhtar Donetsk (1-2 e 1-0), quindi ha compiuto il miracolo contro il Barcellona, rimontando le tre reti di svantaggio dell’andata con Dzeko, De Rossi e Manolas. In quel caso, per la prima volta nella sua storia, la Roma ha raggiunto le semifinali della moderna Champions League: c’era riuscita soltanto nel 1983-84, quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni, e prevedeva la partecipazione delle vincitrici dei vari campionati.

Dopo due stagioni deludenti in ambito europeo, con Paulo Fonseca in panchina nel 2020-21 abbiamo raggiunto anche le semifinali di Europa League: strapazzato lo Shakhtar Donetsk agli ottavi (3-0 all’Olimpico e 2-1 in terra ucraina), ai quarti - proprio come quest’anno - siamo stati sorteggiati contro un’olandese, l’Ajax. Vittoria in rimonta per 2-1 alla Johann Cruijff Arena, pareggio (1-1) allo Stadio Olimpico e qualificazione in cassaforte. Purtroppo, sia nel 2017-18 sia nel 2020-21, le semifinali contro squadre inglesi (Liverpool e Manchester United) sono state amare, con pesanti sconfitte oltremanica che non siamo riusciti a ribaltare nel ritorno a Roma. 

Il trionfo

Un anno fa, con Mourinho in panchina, la squadra inglese in semifinale invece l’abbiamo eliminata: dopo esserci sbarazzati del Vitesse nei playoff (1-0, 1-1) e del Bodø/Glimt ai quarti (1-2 e 4-0), siamo riusciti ad avere la meglio sul Leicester (1-1, 1-0), regalandoci la finale di Tirana, proprio contro il Feyenoord, nostro prossimo avversario europeo. La vittoria è ancora negli occhi, nei cuori e nelle menti di tutti i romanisti, e ci rimarrà a lungo. Ma ora bisogna guardare al prossimo futuro: all’orizzonte ci sono di nuovo i biancorossi, che sono tutt’altra squadra rispetto a quella affrontata (e battuta) nel maggio scorso. Ma la voglia d’Europa della Roma di Mou non si spegne: del resto, siamo a tre quarti di nobiltà.

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