Le pagelle di Real Sociedad-Roma: Chris veglia su di noi
Prestazione gigantesca di Smalling, che manda le punte basche in terapia. Ibañez è tracotante negli anticipi. Per Rui un solo prodigio può bastare. Cristante alza la diga
L'onda lunga minacciata a più riprese da San Sebastian si sgonfia prima ancora di inumidire la Roma. La squadra di Mou mostra la propria versione più coriacea e quasi non viene scalfita dai tentativi baschi, restando in apnea in una sola occasione. Qualificazione in cassaforte. Senza affanni.
IL MIGLIORE 7,5 SMALLING A guardia dell’area di Rui dal primo all’ultimo dei 102 minuti di gioco, quando a fine primo tempo si affaccia dall’altro lato riesce perfino a regalare un urlo, strozzato dal Var. Niente paura: riprende la posizione, giganteggia di testa, manda Sorloth e compagni dallo psicologo, sovrastandoli in ogni situazione. Chris ovunque protegge.
IL MISTER 6,5 MOURINHO Placa la “tempesta perfetta” tanto (pure troppo) annunciata senza grandi fatiche: inizio sfacciato, ripresa in sicurezza e quarti ampiamente meritati.
7 RUI PATRICIO A dispetto degli inizi infuocati della Real, la prima parata deve compierla alla mezz’ora e nemmeno risulta troppo complessa. Poco dopo Merino lo impegna da fuori. Ma lì finiscono i pericoli, fino a metà ripresa, quando sfodera il miracolo su Oyarzabal e poi benedice la traversa. Terzo clean sheet consecutivo in Europa: mica male.
6,5 MANCINI Quando dopo appena un quarto d’ora riceve l’(evitabile) ammonizione per proteste, si fanno largo cattivi pensieri. Ma a scacciarli ci pensa lui stesso, con una prestazione attenta, seria e per quanto possibile priva di patemi.
7 IBAÑEZ All’andata non c’era, stavolta sì e la sua presenza si sente eccome. Perfetto in marcatura, tracotante negli anticipi, perfino spudorato quando esce palla al piede (stavolta senza distrazioni). Poderoso.
6 KARSDORP Fra Rick e Rico sono storie tese già in avvio, quando è l’olandese a rimediare il giallo. Poi l’avversario si vendica con gli interessi e lo manda anzitempo negli spogliatoi col volto sanguinante.
7 CRISTANTE Ritorna dopo il turno di stop in campionato e l’assetto difensivo ne trae visibilmente vantaggio. Sorloth gli assesta una gomitata in petto (non vista dall’arbitro), non si scompone e si piazza davanti alla linea arretrata a fare da diga: se l’onda basca diventa uno schizzetto il merito è anche di Bryan.
6,5 WIJNALDUM Schierato qualche metro indietro rispetto alle recenti presenze, si cala nella parte del mediano puro e il suo sacrificio paga.
6,5 SPINAZZOLA Dopo dieci minuti accelera a modo suo e manda nel panico i baschi, costringendo Zubeldia all’attentato per fermarlo con tanto di segno sul ginocchio. Da lì in poi limita gli strappi e contiene, bene.
6 PELLEGRINI La vistosa fascia protettiva sulla testa è metafora dell’abnegazione che mette in campo. Sulla falsariga delle ultime prestazioni, più di lotta che di governo. Da Capitano.
6 DYBALA Sua la prima occasione, con un tiro dal limite che una deviazione manda fuori di un nulla. Colpito duro a metà primo tempo, resiste e anzi sfoggia grande generosità.
6 BELOTTI Preferito a Tammy, gli tocca un match non facile, con pochi palloni giocabili e tanto sacrificio. Ma certo non si tira indietro.
6,5 ZALEWSKI Contiene con dedizione le avanzate spagnole e riparte in quarta.
6 EL SHAARAWY Un paio di spunti interessanti.
6 ABRAHAM Tiene duro nell’ultima parte.
S.V. BOVE Altro finale di lotta. As usual.
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