AS Roma

Real Sociedad-Roma: il vento d'Europa

Dopo le burrasche di A Mourinho può tornare a respirare l’aria internazionale. Ancora una volta per superare quelle avversità che hanno sempre compattato l’ambiente

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Buono
15 Marzo 2023 - 12:25

Non abbiamo fatto in tempo a inebriarci dell’incantevole atmosfera europea, foriera dell’ennesima soddisfazione, la prima frazione di un ottavo di finale in cui abbiamo messo le cose in chiaro con un avversario tra i peggiori che l’urna ci potesse riservare in Europa League, la Real Sociedad (contro cui abbiamo collezionato il quattordicesimo risultato utile consecutivo casalingo in partite della fase ad eliminazione diretta di una rassegna continentale), che l’aria viziata che al contrario ci investe spesso e (per noi mal)volentieri quando torniamo a fare i conti con le competizioni nazionali, dapprima con l’incredibile decisione della Corte d’Appello Federale di… interrompere la sospensione della squalifica inflitta a Mourinho, confermando le due giornate nonostante il deferimento di Serra, successivamente con la sconfitta a domicilio per mano del sempre ostico Sassuolo, complice un’altra direzione di gara quantomeno discutibile, ci ha riportato saldamente con i piedi per terra.
Se proprio vogliamo, pure un buon viatico per affrontare al meglio la difficile settimana che ci separa dalla sosta (ritorno di Coppa giovedì, derby domenica, contro coloro che all’Europa del deprimente stadio che ha accolto l’Az Alkmaar preferiscono non tanto i confini nazionali quanto uno stucchevole provincialismo), ma di sicuro abbastanza per tornare a sentire, distintamente, “il rumore dei nemici”.
Un concetto da sempre chiaro al nostro tecnico, che infatti non s’è fatto mancare il geniale post delle manette su Instagram per commentare a modo suo la vicenda che l’ha visto coinvolto fuori dal rettangolo verde, ma ben noto purtroppo anche alla Roma e ai suoi tifosi. Non serve ricordare, su tutte, parole e battaglie di Dino Viola e Franco Sensi (rinverdite, domenica sera, dalle considerazioni social di sua figlia Rosella) contro “il palazzo” ma anche certa stampa.


Rumore dei nemici che è qualcosa con cui, chi vive la Roma da lontano, è senz’altro abituato a fare i conti, a modo suo. E non solo perché il romanista di turno, al di fuori del Raccordo e della regione, è la spruzzata di folklore calcistico in un “monocolore” a strisce che gli rende difficile anche il solo ricorrere al “mal comune mezzo gaudio” di una semplice chiacchierata al bar, d’uno sfogo condiviso col vicino sul tram o con il collega in ufficio. Ma anche perché, al netto del voler stare il più possibile a contatto con la propria passione, che significa le chat o le telefonate con gli amici giallorossi, le radio e le emittenti romane (ma non direttamente in FM o in TV), i social network o uno dei tanti, per fortuna, Roma Club disseminati in giro per il Bel Paese (o all’estero), si è molto più facilmente esposti, a livello mediatico, al “vento del Nord” (o comunque a vento contrario). Quello che ad esempio inneggiava al possibile acquisto ieri di Salah, più recentemente di Dybala, quando li accostava alle milanesi o alla Juventus, salvo poi archiviarlo, quasi mestamente e riducendo colonne e voce a disposizione per esaltarne la portata, come un buon affare, non più da copertina. O come quello che due anni fa sminuiva il successo ai quarti di Europa League con l’Ajax perché, “non ce ne voglia la Roma” (meritevole, al più, d’un taglio basso o di un articolo di spalla), ma gli uomini allora di Fonseca avevano affrontato pur sempre la squadra d’un campionato inferiore, mentre il Milan aveva di fronte lo United (che guarda caso ci siamo ritrovati in semifinale). O infine quello che aleggia in certi salotti televisivi (da cui si “eleva” la voce di chi sminuisce dei nostri avversari, definendoli “salmonari”) o in alcune telecronache con commento tecnico non proprio amichevole.
La risposta, che peraltro coincide con quella voluta e cercata da Mourinho, è una e una sola: compattarsi ulteriormente e spingere ancora di più, all’unisono, la squadra verso i suoi obiettivi. Non saranno un’altra squalifica, un nuovo arbitraggio ostile, un editoriale pretestuoso ad arginare il mare. Della nostra passione e della voglia di portare in alto il nome di Roma. Contro tutto e tutti. E malgrado tutto.

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