AS Roma

Molto rumore per nulla e squalifica a Mourinho confermata: le tappe di un'ingiustizia

È finita com’era iniziata, il danno a Cremona e la beffa postuma della Corte sportiva d’appello per una vicenda che è ai limiti del grottesco

Mourinho durante Cremonese-Roma

Mourinho durante Cremonese-Roma (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
11 Marzo 2023 - 12:00

È finita com’era iniziata. Con un senso d’ingiustizia difficile da scrollare. Il danno subito a Cremona (l’espulsione di Mourinho), combinato con la beffa postuma (la squalifica di due giornate) sono ora addirittura bissati dalla conferma della sanzione da parte della Corte sportiva d’appello, che ha respinto il ricorso della Roma. La storia termina qua, vista l’impossibilità di proseguire l’iter giudiziario presso il Collegio di garanzia, al quale è possibile rivolgersi soltanto in caso di squalifiche superiori ai novanta giorni.

Non si consumano però le reazioni. Singolare quella dello Special One, che in un post su Instagram apparentemente dedicato ai suoi sponsor e ai gioielli disegnati dalla figlia si mostra con le braccia incrociate sul petto, richiamando alla memoria il famoso gesto delle manette. Fra Mou e gli arbitri sono spesso state storie tese. Ma da quando è nella Capitale, mai prima di questa volta il club aveva presentato ricorso contro una delle sue squalifiche. E mai prima di ieri aveva annunciato il silenzio stampa come forma di protesta per una squalifica. Nessuno dei tesserati parlerà fino al derby (in campionato, in Europa sarà rispettato il protocollo Uefa). Reazioni clamorose che trovano spiegazione in quanto è seguito all’alterco con Serra, che ha conferito alla vicenda i contorni del grottesco. Subito dopo l’episodio la Procura federale ha aperto un’inchiesta e dopo aver ascoltato la lunga testimonianza di Mourinho, ha interrogato anche il IV Uomo del match disputato allo Zini lo scorso 28 febbraio. Versioni che presentavano incongruenze tali da richiedere ulteriori supplementi d’indagine. Tanto che la stessa squalifica del portoghese è stata sospesa, permettendogli di sedere regolarmente al suo posto nella sfida dell’Olimpico contro la Juventus. Poi il servizio in tv delle Iene, che hanno chiesto direttamente a Serra il contenuto dello scambio dialettico con Mou. «Ti stai mettendo lo stadio contro: vai nell’area, vai nell’area», la spiegazione poco convincente e smentita dai labiali catturati dalle telecamere (oltre che dalla reazione veemente dell’intera panchina romanista, che chiedeva «Rispetto»).

Poco persuasa dei resoconti del torinese è apparsa anche la Procura della Figc, che lo ha deferito in violazione dell’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva (quello che regola i principi di lealtà e correttezza). Provvedimento che non veniva preso nei confronti di alcun arbitro dai tempi di Calciopoli, tanto per avere la misura di quanto accaduto. Ma a nulla è servito, se non a lasciare tutto come prima.

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