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Alta Sociedad

Mourinho contro Alguacil: all'Olimpico si confrontano le quarte forze di Serie A e Liga. C’è l’occasione di entrare nell’élite del calcio europeo

José Mourinho durante una fase del match contro il Salisburgo

José Mourinho durante una fase del match contro il Salisburgo (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
09 Marzo 2023 - 08:25

Dirà molto la partita di questa sera (stadio Olimpico, ore 18,45, diretta tv su Sky e Dazn, radiocronaca su Radio Romanista) del fatto se la Roma possa o meno entrare a pieno titolo nell’alta “Sociedad” dell’Europa del pallone. Contro gli spagnoli di Alguacil la Roma affronta oggi l’andata degli ottavi di finale di Europa League, la seconda competizione europea che quest’anno però annovera(va) nelle proprie file anche i dominatori di Premier League (Arsenal) e Liga (Barcellona), questi ultimi però già eliminati in una non fortunata serata dalla terza forza del campionato inglese, il Manchester United.

Arrivare in fondo, dunque, significa essere degni di avvicinarsi al cospetto dell’Elite assoluta, quella ristretta compagnia di squadre abituate a contendersi ogni anno la Champions League. Quanto sia semplice, in Europa, arrivare fino in fondo anche nella terza competizione, la Conference, ce l’ha confermato la serata di martedì, a dispetto di qualsiasi semplificazione che va tanto di moda tra i tifosi più faziosi ma che non ha in realtà alcun riscontro reale nella pratica quotidiana. Figuriamoci in questa Europa League, dove la Roma stasera è chiamata a giocarsi il primo tempo di una doppia sfida tra le quarte forze di due movimenti calcistici abituati a rivaleggiare tra di loro. 

Che gli spagnoli negli ultimi anni siano andati molto più avanti di noi lo dimostrano i palmarès proprio delle coppe. Il nostro Latini ha ricordato ieri anche le versioni più trionfali dei confronti con gli iberici, tra i quali svetta l’inarrivabile emozione provata nel 2018 nella rimonta contro il Barça di Messi. Definire oggi un pronostico attendibile è piuttosto complicato, se anche i bookmakers sono così cauti (leggera prevalenza nei pronostici per oggi a favore romanista, ma per gli spagnoli in prospettiva passaggio del turno) si esprimono con tanta cautela. Quello che ci preme sottolineare è che ormai anche squadre non abituate a stare ai vertici della Liga hanno rinnovato il proprio blasone partendo dalla certezza del gioco e di questo la Real Sociedad di Imanol Alguacil è un fulgido esempio che in questi giorni abbiamo provato a raccontare anche su Radio Romanista. 

L’unico dato certo della vigilia riguarda lo svolgimento della doppia sfida: la Roma arrivò l’anno scorso in finale di Conference avendo la buona sorte di affrontare ottavi, quarti e semifinali col vantaggio del ritorno in casa, battendo una dopo l’altra Vitesse, Bodø e Leicester dopo aver costruito la qualificazione nella gara d’andata e blindandola al ritorno. Per uno come Mourinho forse è più facile preparare le partite cominciando fuori: non c’è bisogno di spingere subito tutto sull’acceleratore, si può aspettare, vedere l’effetto che fa, correggere la rotta in navigazione, per poi magari puntare tutto col conforto degli immancabili 60.000 dell’Olimpico. Loro saranno tutti lì anche stasera, ma tra sette giorni si dovrà contare solo sulle proprie forze, magari poggiandosi sul sostegno dei 3000 che sono già pronti a partire. 

Della formazione parliamo a parte, della condizione di questa Roma in pochi hanno certezze. Certo è che giocare con questa frequenza non pone mai al riparo dalle sorprese. Il calendario non concede tregua: già domenica arriva il Sassuolo e Mourinho già sa che potrà contare su due soli giocatori sicuramente al riparo dalle tossine di questo giovedì di coppa, Ibañez squalificato e Solbakken, inutilizzabile in Europa League. Per il resto dovrà scegliere dal mazzo puntando su quelli che non saranno troppo fiaccati dalla prova di stasera. L’effetto Olimpico semmai è una garanzia: questa squadra nel 2023 ha innestato una marcia impressionante tra le mura amiche: 7 vittorie in 8 partite, più la sconfitta in Coppa Italia con la Cremonese, e soprattutto sei clean sheet.

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