AS Roma

Mourinho: "La Real Sociedad è difficile da affrontare, sono una squadra di qualità"

Il tecnico portoghese: "In questa seconda stagione siamo cresciuti negli scontri diretti. Abbiamo ancora qualche difficoltà mentale nei 3 impegni settimanali"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
08 Marzo 2023 - 14:53

Domani alle 18.45 la Roma affronterà la Real Sociedad per la gara di andata degli ottavi di finale di Europa League. Alle 16 ci sarà il consueto allenamento di rifinitura in vista della partita, ma prima José Mourinho risponderà alle domande dei giornalisti in conferenza. L'appuntamento è previsto per le 14.45 a Trigoria

Che tipo di valutazione e analisi tecnica si può fare della Real Sociedad e cosa può fare la differenza in una partita così delicata per la Roma?
"La Real Sociedad è un’ottima squadra ed è difficile trovarle punti deboli. Imanol è un grande allenatore e la squadra è ben organizzata, sia dal punto di vista difensivo che dal punto di vista offensivo. Hanno giocatori tecnicamente molto bravi, nella Liga stare quarti dietro quelle 3 giganti che sono sempre lì è tanta roba. Sono una squadra di qualità, non possiamo dire di essere stati fortunati nel sorteggio, ma essere in Europa League soprattutto in questa stagione è difficile, ma sono sicuro che loro guardano a noi con lo stesso rispetto con cui noi guardiamo a loro".

Si parla tanto di Oyarzabal, ma per lei è più una squadra che punta sulla qualità del gioco.
"Se tu mi parli di Oyarzabal ti devo dire che è molto bravo, ma loro sono molto più di lui. Anche dal punto di vista individuale hanno tantissimi giocatori di livello, ma più importante è come giocano di squadra. Difensivamente sono molto organizzati, e dal punto di vista offensivo non vivono solo di qualità ma anche di organizzazione, possono cambiare sistema di gioco a partita in corso, dal 4-4-2 ad un 4-3-3. Hanno una bellissima squadra, sono offensivi, gli faccio i complimenti perché sono in un campionato - che conosco bene - dove le 3 squadre che sono sempre là hanno un potenziale economico non paragonabile alle altre. Poi c'è sempre questa lotta per il quarto posto e la Real Sociedad è lì dall'inizio. Sono sempre lì, sono lì dall'inizio, hanno fatto un girone di Europa con lo United battendolo ad Old Trafford, posso solo fare i complimenti".

Abraham nel 2023 è cresciuto rispetto alla prima parte di stagione, in termini di gol e prestazioni. Ancora però non sembra l'Abraham della scorsa stagione. Secondo lei il vero Abraham era quello dello scorso anno? E cosa gli manca per tornare al top?
"C'è solo un Abraham che mi interessa. Il giocatore di squadra, che è quello che era in panchina anche nell'ultima partita, che ha festeggiato il gol sotto la curva dove sembrava che aveva segnato lui. Noi abbiamo bisogno di questo Abraham. Capisco quello che dici, capisco che può fare più gol e arrivare ai numeri dell'anno scorso, ma per noi ciò ch è importante è il suo contributo nella partita. Nell'ultima sfida, in quei 15 minuti, ha giocato bene e ha fatto quello che doveva fare. Se non ha giocato bene a Cremona è perché a Cremona si è giocato male come squadra. Domani mi aspetto che faccia una buona prestazione con la squadra, gol o non gol la cosa che mi fa più piacere è che sia un giocatore di squadra. Questa per lui è una settimana unica perchè gli è nato il primo figlio, se lavora bene per la squadra è sufficente per me".

Queste ultime partite dimostrano che la Roma non riesce ad avere la stessa intensità quando si giocano partite ravvicinate. Teme vhe questo possa succedere ancora o ha lavorato per evitare che succeda ancora, e se spera di poter essere in panchina domenica contro il Sassuolo.
"Partiamo dall'ultima, non mi aspetto niente, aspetto che finisce il processo. Quando finirà il processo potrò rispondere alle domande. Dal punto di vista fisico io penso che noi siamo in mani di grandissima qualità, abbiamo preparatori che sono di altissimo livello, anche il mio modo di lavorare con Salvatore con tutti gli esercizi che facciamo hanno sempre un obiettivo a livello fisico, stiamo facendo un grandissimo lavoro. Il DNA dei singoli è una cosa che tu non puoi mai cambiare, ci sono dei giocatori che possono giocare ogni giorno, per esempio Zanetti poteva giocare 7 partite alla settimana, altri giocatori soffrono un po' di più. Direi che è anche dal punto di vista mentale, di essere capace di giocare ogni partita con quella pressione buona di dire questa partita la devo vincere sennò non raggiungo gli obiettivi di squadra. L'altro giorno quando dicevo le ultime classifiche della Roma che è finita sesta, settima questo non aiuta. Questo è il tipo di classifica dove tu sei in un equilibrio dove finire un punto in più o in meno non fa differenza, non ti fa vivere con quella pressione, e il corpo e la mente si abituano a questo e alla tranquillità di non sentire questa pressione. Siamo in evoluzione sotto questo punto di vista. Nel mio primo anno abbiamo perso due volte con la Juventus, due volte con il Milan e con l'Inter. Quest'anno abbiamo battuto Inter e Juve, abbiamo pareggiato con il Milan. Sotto questo aspetto la squadra è cresciuta molto. La continuità di capire che dobbiamo vincere 3 partite in una settimana ancora facciamo fatica ad averla".

Dybala sta avendo un rendimento straordinario, sembra diventato ancora più completo. Qual è il suo merito e quali sono gli stimoli che ha trovato?
"Il merito è di Paulo dei suoi compagni e dei tifosi, ha trovato un gruppo empatico e sente l'amore della tifoseria. Io cerco solo di aiutarlo nella gestione del suo fisico perché è un giocatore ancora giovano ma con un passato recente alla Juventus non facile con tanti infortuni. Lui è arrivato qui motivato per giocare un Mondiale che ha vinto e si sente importante perché è importante per noi. Tutto questo fa si che sia un Paulo rinnovato nelle motivazioni, io personalmente ne sono molto felice perchè è un ragazzo straordinario umile che merita tutto questo affetto".

 

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