AS Roma

Parla Rui Patricio: con lui la porta è al sicuro

Il portiere oggi in conferenza insieme a Mou. I numeri confermano il suo rendimento di altissimo livello: in 35 occasioni sulle 88 totali non ha subito alcuna rete

Rui Patricio in allenamento con la maglia della Roma

Rui Patricio in allenamento con la maglia della Roma (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
08 Marzo 2023 - 08:45

In mani sicure. Non è un’opinione, lo dicono i numeri e quelli, nel bene e nel male, non possono raccontare in nessun modo una verità parziale. Nel momento in cui José Mourinho è diventato il responsabile tecnico della squadra giallorossa, la sua prima richiesta di mercato è stata una sola: «Partiamo dalla porta, voglio Rui». Sinonimo di garanzia, esperienza e tenuta mentale, nella Roma che lo Special One aveva disegnato nella sua testa non c’era altro nome plausibile per la porta. E oggi, alla vigilia di un’altra importante gara, ci sarà proprio lui in conferenza stampa accanto al tecnico portoghese. 

I numeri
L’obiettivo per Rui Patricio sarà aggiornare, in positivo, lo score che lo vede protagonista sin dal suo arrivo in giallorosso. Da quando veste la maglia della Roma l’eroe di Leiria (c’è una statua a lui dedicata) ha tenuto la porta inviolata in ben 35 occasioni nelle 88 gare totali disputate. In questa stagione sono già 13 i clean sheet, così suddivisi: 10 in Serie A, 2 in Europa League e 1 in Coppa Italia. Impressionante il ruolino di marcia tenuto all’Olimpico nel 2023: in Serie A 0 gol subiti, in 5 gare disputate (nessuno come lui in Europa nei 5 top campionati), due le reti invece incassate contro la Cremonese in Coppa Italia. E in Europa League? Nemmeno una parata nella gara interna col Salisburgo e l’idea è quella di far registrare un altro clean sheet anche contro la Real Sociedad nella gara di giovedì. 

Muro invalicabile
Ma i numeri realizzati in giallorosso non sono di certo un unicum all’interno della carriera del portiere portoghese. Rui Patricio ha già superato quota 300 clean sheet in carriera, totalizzandone 253 con i diversi club nei quali ha militato (dallo Sporting al Wolverhampton fino alla Roma) in 681 presenze e 51 con il Portogallo in ben 105 partite. Una centralità nella sua nazionale che è venuta meno negli ultimi mesi, con l’errore contro la Serbia che gli ha fatto perdere la sua titolarità al Mondiale in Qatar, probabilmente l’ultimo della sua importante carriera.

Il futuro
Non tanto in nazionale, ma il tema portiere tornerà d’attualità nei prossimi mesi nell’ufficio del gm Tiago Pinto. E non può non riguardare un’approfondita valutazione della posizione di Rui Patricio. Il portiere giallorosso ha un contratto che lo lega alla Roma fino a giugno 2024, la stessa durata contrattuale del suo mentore, José Mourinho. L’estremo difensore compirà 36 anni il prossimo anno ed è normale che, in una corretta e logica programmazione, il club s’interroghi sulle sue performance e sul futuro della porta giallorossa. 

Per il momento Svilar non ha dato garanzie di poter rappresentare non solo un’alternativa ma tanto meno un prospetto in grado un giorno di diventare il numero uno di questa Roma. Ogni discorso su Pietro Boer sembra ancora prematuro, per questo una vera e propria rivoluzione tra i pali non è del tutto da escludere in estate. 

Ma c’è ancora più di un anno a disposizione di Rui Patricio per tenersi stretta la porta giallorossa e continuare a collezionare clean sheet. Contro la Real Sociedad vuole essere decisivo come ha dimostrato di poter essere contro la Juventus, volendo confermare quel feeling europeo della passata stagione. Decisivo nella finalissima di Tirana contro il Feyenoord con le sue parate, per sognare di arrivare a Budapest servirà anche il suo contributo.

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