Stadio della Roma, è botta e risposta tra i comitati "pro" e "contro"

In una domenica senza Roma botta e risposta tra comitati sulla stadio di Pietralata. A cominciare le danze i comitati che si oppongono al progetto, che in una nota congiunta hanno tentato di cavalcare le criticità rilevate in questi giorni (ma che non sono una novità a dire il vero) dal Presidente del IV Municipio Massimiliano Umberti, e dal Presidente della Commissione Sport del Comune Ferdinando Bonessio. Secondo i comitati i due esponenti della maggioranza capitolina "iniziano ad allinearsi alle preoccupazioni riguardo la scelta, forzata dalla volontà politica, di costruire uno stadio in un quartiere come Pietralata".

"Quello che continua a mancare - denunciano però i comitati contro lo stadio - è invece una vera volontà di dialogo e ascolto da parte delle istituzioni che proseguono nella strada delineata che porterà alla votazione, entro la fine di marzo, del Pubblico Interesse nonostante tutte le problematiche riscontrate sul progetto". A rispondere ci ha pensato direttamente il Comitato Pro Stadio che ha contestato duramente la ricostruzione dei fatti presentata dai contrari. "Invitiamo tutta la città ed il mondo del giornalismo - scrive in comunicato il Comitato a favore del progetto - a non cadere nella trappola della demagogia alimentata ad arte dai comitati del NO a tutto. Quello dello Stadio è un progetto complesso, che come è normale che sia nella fase preliminare ha ricevuto osservazioni e criticità dalle varie autorità che hanno partecipato alla conferenza dei servizi e come è naturale che sia i progettisti della Roma stanno lavorando per risolverle". "Le osservazioni sulla mobilità è evidente che ci siano - prosegue ancora il Comitato Pro Stadio - come è evidente che ci siano anche delle soluzioni, come una lunga preferenziale anche a servizio dell’ospedale Pertini e una Ztl durante gli eventi come già sperimentato nelle migliori città". "Creare il quartiere Stadio è una grande sfida per la nostra città - scrivono ancora gli esponenti del Comitato Pro Stadio - e una città come Roma questa sfida la deve vincere. Quello che succede quando si ascoltano i comitati dei No, anziché ben accogliere i progetti di riqualificazione dei privati, la nostra città già lo ha sperimentato. Lo abbiamo visto a Tor di Valle dove oggi c’è ancora quell’ammasso abbandonato di rifiuti chiamato ippodromo e lo abbiamo visto a San Lorenzo a Via dei Lucani dove è tutto uguale a quando uccisero la piccola Desirée". "Il nostro Comitato - concludono - parteciperà a tutti i momenti politici in Municipio e Comune per far vedere che la stragrande maggioranza dei cittadini vuole convintamente il nuovo Stadio".