Stadio della Roma: a Pietralata sopralluogo delle Commissioni Sport e Urbanistica
Continua la procedura burocratica per il nuovo impianto. Visita di controllo al perimetro dove sorgerà il progetto dei Friedkin da parte di Bonessio e Amodeo
Altro giorno, altro passaggio. E questi saranno i ritmi se il Campidoglio vorrà realizzare quanto previsto (non promesso), vale a dire il voto sul Pubblico Interesse per il nuovo stadio della Roma entro la metà di marzo. E quindi ieri è stata la volta del sopralluogo da parte delle Commissioni Sport e Urbanistica di Roma Capitale sui terreni di Pietralata dove appunto dovrebbe sorgere il nuovo impianto giallorosso. Tutto secondo copione, se non un momento curioso all’inizio quando il sopralluogo è partito da un’area adiacente in cui non dovrebbe essere costruito lo stadio. Un po’ di imbarazzo, mascherato velocemente, e poi si è proseguito, in assenza della stampa per questioni di permessi e di sicurezza, verso i terreni indicati nel progetto preliminare.
Ad accogliere i consiglieri gruppi di cittadini schierati su fronti opposti. Da una parte il Comitato Pro Stadio, dall’altra i comitati contro, che nell’occasione sono stati certamente più rumorosi. Cartelli espliciti con riferimenti al cemento che andrebbe a coprire un’area verde comunque già prevista dal piano regolatore. Questa in sintesi l’obiezione principale mossa ieri, che però non trova riscontro nelle carte elaborate dalla Roma nel progetto preliminare presentato al Comune. I giallorossi infatti si sono impegnati a realizzare un parco di circa 15 ettari, tanto quanto Villa Torlonia per rendere l’idea. A parlare il solo Presidente della Commissione Sport Ferdinando Bonessio: «Il progetto ha bisogno di approfondimenti, che potrebbero proporre una serie di miglioramenti al progetto preliminare presentato dalla Roma e su cui si chiede di deliberare il Pubblico Interesse. L’opera sarà importante per la città, ma sappiamo che deve essere sostenibile per questo quadrante di territorio sul piano del trasporto e della mobilità. Per questo abbiamo bisogno di raccogliere altri pareri, e siamo aperti al contributo di tutti i cittadini».
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