Costante Cristante: Bryan è il vero intoccabile di Mourinho
È l’unico ad essere sceso in campo in tutte le 29 gare giocate finora dalla Roma. Cambiano i suoi partner, ma lui è tra i fedelissimi di Mou
Ha segnato il primo gol ufficiale della stagione romanista; gol pesante, peraltro, perché è valso i tre punti nella trasferta di Salerno. Bryan Cristante, per il momento, si è fermato lì in termini realizzativi, ma di certo non sta facendo mancare il suo apporto alla causa giallorossa. Causa sposata ormai quattro anni e mezzo fa, nell’estate del 2018, al punto che oggi è il terzo giocatore della rosa attuale con più presenze nella Roma: superano le sue 204 gare soltanto El Shaarawy (210) e Capitan Pellegrini (218).
Del resto, il centrocampista friulano è sempre stato uno stakanovista, ben disposto agli straordinari: nella passata stagione ha saltato soltanto 4 delle 52 partite totali disputate dai giallorossi nelle competizioni ufficiali; tutte in campionato e soltanto per cause di forza maggiore (Covid, squalifica e lieve lombalgia), a dimostrazione del fatto che José Mourinho rinuncia di rado alla sua presenza in campo. Una questione non solo tecnica, ma anche di necessità, dato che nella passata stagione Bryan era l’unico centrocampista in rosa con caratteristiche da regista; quest’anno è arrivato Matic, per certi versi un suo alter ego, ma il numero 4 ha continuato ad essere una pedina inamovibile, tanto che il serbo sta facendo spesso il suo partner lì in mezzo al campo nel 3-4-2-1 disegnato dallo “Special One”.
Pur avendo un minutaggio inferiore rispetto a Rui Patricio, Mancini, Smalling e Ibañez, Cristante è l’unico calciatore della rosa giallorossa ad essere sceso sempre in campo finora nelle 29 partite disputate tra campionato, Europa League e Coppa Italia. Gli altri contano al massimo 28 gettoni, mentre il centrocampista ex Atalanta ha sempre collezionato almeno uno spezzone, totalizzando ad oggi 2.263 minuti. Persino l’operazione all’osso scafoide dello scorso novembre è stata pianificata durante la sosta a ridosso del Mondiale, di modo che Bryan non fosse costretto a saltare alcuna partita. La professionalità e l’attaccamento a questi colori, del resto, non sono cosa nuova: già un certo Daniele De Rossi li aveva elogiati nel 2019, proprio durante la conferenza in cui annunciava il suo addio alla Roma.
Finora, in campionato, il centrocampista è sempre stato schierato titolare: le uniche volte in cui non è partito dall’inizio in stagione, subentrando a gara in corso, risalgono all’ultimo match della fase a gironi di Europa League contro il Ludogorets e l’ottavo di finale di Coppa Italia con il Genoa. Bryan ha sempre risposto presente: non sempre ha brillato, ma ha sempre cercato di dare il massimo e le sue prestazioni stanno crescendo di livello assieme a quelle dell’intera squadra. Le prossime due settimane, con la doppia sfida europea col Salisburgo di mezzo, saranno impegnative e non è escluso che Cristante possa rifiatare un minimo, partendo dalla panchina magari nella sfida casalinga contro il Verona di domenica 19; peraltro è diffidato, quindi prima o poi dovrà fermarsi per forza. Intanto, però, Bryan si conferma la costante di Mourinho.
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