Roma-Empoli, Mourinho: "A dicembre potevo andare via ma siamo lì davanti con le altre squadre"
Le parole del tecnico portoghese nel post partita: "Se avessi schierato questa formazione con la Cremonese, magari eravamo in semifinale, però oggi avremmo perso"
José Mourinho ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Dazn nel post partita di Roma-Empoli, partita vintra per 2-0 dagli uomini del tecnico portoghese in un gremito Stadio Olimpico grazie alle reti di Ibanez e Abraham in avvio di primo tempo. Ecco le parole del mister.
Abraham, perché è intoccabile per lei?
"C'è stato un piccolo periodo in cui mi ha creato qualche dubbio, non sulla qualità ma sul suo momentjo. Ora anche se non fa gol il suo contributo è importante. Ha fatto tutto bene, nel secondo tempo ha fatto pressione, ha cercato profondità. Aldilà del gol ha avuto un'ottima interazione con Dybala e Pellegrini. Sta vivendo un momento positivo".
La Roma vista oggi nell'approccio è completamente diversa a quella di mercoledì, su che cosa ha lavorato in questi giorni?
"Prima di tutto abbiamo giocato con la squadra che in teoria in questo momento è la più forte. Abbiamo visto 30 minuti con un grande gioco, però dopo l’intensità si è abbassata e abbiamo giocato in modo diverso. Paulo ha qualche difficoltà fisica, idem Lorenzo e Matic. I quinti sono saliti molto meno. Giochiamo con le nostre limitazioni, sono contento però. Oggi abbiamo fatto tre punti contro una squadra difficile. Anche a Zanetti ho detto che ha una grande squadra".
Quando lei vede che Dybala tocca il fiacco e mette il ghiaccio sul flessore?"
Penso che c’è gente allo stadio che non lo capisce. Abbiamo gente che nella stampa doveva capire. Questa è la nostra realtà. Se giocava questa squadra contro la cremonese eravamo in semifinale di Coppa Italia ma oggi avremmo perso. Facciamo sempre il massimo e lavoriamo tanto. Oggi prima della partita ho detto che dovevamo entrare in campo con uno zaino pieno di tristezza e frustrazione. Perché siamo solo noi. Solo noi. La verità è che facciamo il massimo. Sempre".
Belotti? Cosa deve fare per avere più spazio?
"Un ragazzo che è arrivato tardi, che ha avuto due infortuni, quando stava migliorando ha avuto un ultimo infortunio. Ora sta in una buona condizine fisica. Mi sembra che nell'ultima partita abbia fatto bene oltre al gol. Ottimo lavoro quasi paragonabile a quello di Tammy oggi. Lui cresce, cresce la sua fiduci e anche la mia verso di lui.. Nel calcio si gioca in uindici. Lo sappiamo. Le altre squadre possono avere giocatori incredibili in panchina e nessuno dice niente. Ora Belotti non gioca una partita e mi fai questa domanda. Far giocare Tammy e Belotti può diventare un problema, poi chi abbiamo come sostituto?".
Però oggi Belotti ha giocato solo 30 secondi.
“30 secondi sono meglio di zero. Io voglio vincere le partite e 30 secondi possono essere utili, anche se sono poco”.
Su Smalling e Zaniolo.
"Zaniolo è un problema che deve risolvere con la società, non con me. Io su Smalling non posso fare niente. Potevo andare via anche a dicembre invece noi siamo li. Davanti con tutte quelle squadre".
Mourinho in conferenza stampa
Crede che il problema siano le troppe critiche o si poteva sognare di più?
"Il campionato è una maratona. Nella maratona succedono tante cose. Ovviamente gli infortuni sono una cosa normale nel calcio. Qualche volta hai più fortuna, altre meno. Infortuni meno importanti o più importante come Gini, questo fa parte del calcio. Le squadre che hanno la possibilità di non soffrire con infortuni sono le squadre che arrivano alla fine della maratona avendo una classifica buona. La nostra squadra ogni infortunio, ogni squalifica è un problema. Ogni giocatore che abbassa la sua forma è un problema. Noi siamo una squadra che soffre con tutte queste cose. Le squadre che soffrono di meno possono arrivare fino in fondo ai loro obiettivi. Io ho sempre detto che una partita alla settimana per noi: siamo una squadra che potremmo fare cose importanti. Quando giochiamo 3 partite alla settimana la cosa diventa più difficile. Qualche tifoso non lo capisce, ma questo è normale. Non è calcio. La gente della stampa che parlano su Twitter capiscono, ma fanno finta di capire. Io sono contento coi miei giocatori. Quando non lo sono, sono con loro lo stesso. Oggi abbiamo vinto contro una ottima squadra. Pressione, non abbiamo lasciato giocare. Forti in transizione. Solo due gol da palla inattiva, ma potevano essere gol di transizione offensiva. Uno dei meglio 30 minuti fatti. Dopo ci siamo abbassati non perché l’ho chiesto, ma perché è la nostra natura come squadra. Per altri allenatori è normale fare cambi 60, 75 con 4 cambi e diventa una squadra migliore. Ma oggi abbiamo vinto bene, con sicurezza secondo me. Ottimo avversario. Mi piace vederli, giovane arbitro. Ha fatto molto bene. Prestazione di grande equilibrio".
Oggi è stato fischiato Pellegrini. Qualcuno non capisce?
"Qualcuno non capisce, forse. Qualcuno non capisce i sacrifici. Ha giocato 95 minuti due giorni fa. Ha giocato oggi altri 93-94. Non è facile. Però va bene, come minimo sa che il suo allenatore lo rispetta e rispetta il suo sforzo e rispetta tutto ciò che fa per la squadra. Se sono 20-30-50 che fischiano, non ha grande importanza".
Camara? Solbakken?
"Camara non l’abbiamo comprato. Preso per sostituire Gini. Viene qui per aiutare, non per fare storie. Con le sue caratteristiche. Aiuta quando noi abbiamo bisogno. Solbakken non abbiamo comprato. È un ragazzo che è arrivato neanche nel periodo di preparazione e poteva allenarsi e capire la squadra. È arrivato il 1 di Gennaio. Un ragazzo che non capisce con lo stesso modo rispetto agli altri ragazzi. Se avessi dovuto fare un cambio, io cerco di giocare con la stessa dinamica e struttura con quello che stava facendo con Dybala. La mia squadra ha poca benzina, si abbassa non voglio rischiare con un giocatore che non sa la differenza tra 5-3-2, 3412. Veniva a giocare dal 4-3-3. Lui deve imparare a giocare con noi. Andiamo a casa con 40 punti, è straordinario. Sono contento".
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