Preso Llorente: scuola Real Madrid, l’esordio con Mourinho
Prestito con diritto di riscatto. Mezzo milione ora, diciotto il prezzo fissato. È sbarcato nella Capitale già ieri pomeriggio, subito a disposizione dello Special One
Mentre tutti si concentravano su un eventuale vice-Zaniolo, la Roma ha preso il quinto difensore centrale di cui aveva parlato anche Tiago Pinto circa un mese fa: dal Leeds United è arrivato in prestito oneroso (mezzo milione) con diritto di riscatto (fissato a 18) lo spagnolo Diego Llorente Ríos, classe 1993. Un colpo a sorpresa quello del club giallorosso, che si è mosso sottotraccia e rapidamente: ieri mattina sono arrivate le prime conferme relative alla fumata bianca, e intorno alle 17.30 il calciatore è sbarcato a Fiumicino. Oggi arriverà l’ufficialità del suo ingaggio, che farà seguito alle visite mediche di rito e alla firma sul contratto che lo legherà alla Roma fino al termine della stagione. Una volta espletate queste formalità, si metterà a disposizione di Mou.
Il profilo
Nato a Madrid il 16 agosto 1993, Diego svolge tutta la trafila nel settore giovanile delle Merengues e, dopo aver trascorso la maggior parte della stagione 2012-13 con il Real Madrid, all’ultima di campionato debutta in prima squadra. A concedergli l’onore dell’esordio, l’1 giugno, nel finale della partita vinta 4-2 contro l’Osasuna, è proprio José Mourinho, all’epoca sulla panchina dei Blancos: il ragazzo gioca 5’ subentrando ad Arbeloa come terzino sinistro, ruolo che ricoprirà anche nello spezzone giocato l’anno seguente, con Ancelotti in panchina: 17’ al posto di Coentrao nel successo per 4-0 sull’Almeria del 12 aprile 2014. Quindi le stagioni in prestito al Rayo Vallecano prima e al Malaga poi, fino al passaggio a titolo definitivo alla Real Sociedad nel 2017. Lì, Llorente - che nel frattempo ha debuttato anche in nazionale spagnola, con Vicente Del Bosque - si impone ad alti livelli: segna un gol al debutto col Deportivo La Coruña, quattro giorni più tardi addirittura una doppietta in Champions League al Rosenborg; diventa all’istante un perno inamovibile dei baschi, che lascia dopo tre stagioni per trasferirsi al Leeds, fortemente voluto dal “Loco” Bielsa. Complice un infortunio all’inguine, nella prima stagione gioca poco; va meglio la seconda, quella scorsa, in cui totalizza 31 presenze (con 3 reti). Partito titolare anche quest’anno, ha poi perso il posto: lascia gli inglesi dopo 13 gare e 977’ totali nel 2022-23.
Grazie al suo piede destro educato, Llorente è abile a giocare sia nel corto sia nel lungo: caratteristiche, queste, che hanno convinto anche Luis Enrique a convocarlo per Euro2020, competizione nella quale però Diego non ha disputato neanche un minuto. Abile di testa (è alto 1,86), è stato abituato a giocare principalmente come centrale di destra nella difesa a 4, ma all’occorrenza si è ben destreggiato anche nell’assetto a 3; qualche volta è stato dirottato sulla corsia destra, a fare il terzino, e in altre circostanze ha agito addirittura a centrocampo, in virtù della sua buona tecnica di base. Un giocatore duttile, quindi, che potrà tornare utile a Mourinho in questi mesi che si preannunciano intensi e ricchi di impegni.
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