Vedi Napoli e poi rinnovi. Smalling è da blindare: a febbraio l'incontro
L’incertezza finale sul gol di Simeone non intacca la sontuosa partita del centrale inglese. A breve un nuovo contatto tra le parti per il futuro
Quanto sa essere ingiusto a volte il calcio. Ma forse è anche uno dei motivi per cui tutti noi ci siamo innamorati di questo sport, dove puoi dominare il tuo avversario per 89 minuti e capitolare al primo abbassamento di tensione. Era successo all’andata con Osimhen, è successo al ritorno con Simone sempre sul gol che ha deciso la partita. Ma ridurre la partita e l’importanza di Chris Smalling ai due errori commessi nelle due sfide sposterebbe (e di tanto) il focus dalla centralità del colosso inglese.
Chiedetelo a Osimhen quante altre gare vorrebbe giocare con il fiato sul collo del difensore giallorosso, in grado di di vincere e annullarlo in ogni duello fisico che la partita ha avuto modo di raccontare. Un dominio incontrastato, una prova di superiorità tecnica e fisica, un calciatore di cui questa Roma non può assolutamente fare a meno. E il discorso non può non spostarsi sul delicato tema del rinnovo contrattuale.
Mourinho si era espresso così alla vigilia della gara di Napoli: «Non ho mai parlato con lui del contratto, è una situazione personale che deve risolvere con il club, ma la mia convinzione personale è che voglia rimanere. Posso dire perché lo so: la società capisce la sua importanza, la sua professionalità e il suo rendimento. La mia convinzione è che si possa trovare un accordo. Penso sia più di qua che di là. Tutti e due devono arrivare ad un accordo: la Roma ha bisogno di Chris e per lui non vedo altro posto dove possa essere più felice per la sua sicurezza professionale e il suo status».
L’input dello Special One è stato lanciato, ora va raccolto e trasformato in una firma nel prossimo incontro in programma nel mese di febbraio tra Tiago Pinto e l'agente James Featherstone.
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