Parla Tommasi: "Nella mia giunta vorrei Cafu. Totti? Non è un robot"
Un passato in campo e poi alla presidenza dell'AssoCalciatori. Ora Damiano Tommasi è sindaco di Verona ma non si tira indietro nel parlare di calcio
Le parole di Damiano Tommasi, attuale sindaco di Verona, ha parlato al settimanale 7 del Corriere della Sera. Ecco uno stralcio delle sue parole.
Quale ex compagno di squadra vorrebbe in giunta?
“Come modo di stare in campo penso a Cafu. Lui ha una storia personale importante, ha sempre giocato per vincere, con umiltà. Siamo stati sempre a fianco in tutti gli anni alla Roma: era il compagno che aveva sempre la parola giusta. Quindi saprebbe prendersi le responsabilità in giunta.”
Alla sua prima assemblea con tutti i sindaci d’Italia come è andata?
“Eh, mi sembrava di essere in Curva Sud (ride, ndr). Mi hanno fermato tutti, in tanti mi hanno raccontato che mi compravano al Fantacalcio”.
Cosa pensa di Giorgia Meloni?
“Ha l’attenuante di essere romanista (ride, ndr). Non dimentica da dove arriva, ha fatto la gavetta. La politica ha vissuto finora di grandi ascese e rapidissime cadute. A me impressiona che tutti i giorni ci siano dei sondaggi: la politica si deve fare in prospettiva, vediamo un po’ come andrà la premier”.
Sorpreso per il doppio inciampo di Totti?
“Francesco ha una grandissima visibilità e responsabilità, peraltro davanti a più di una generazione. Questa responsabilità abnorme viene caricata su una persona umana, non su un robot, e ciò non va dimenticato.”
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