9 giorni di me e di te
Zaniolo si è allenato a Trigoria ma non è partito con la squadra verso la Liguria. Poco tempo per trovare un club o provare a ricucire in parte lo strappo con la Roma
Si allena ma non gioca. Vorrebbe andar via ma non ci sono ancora offerte concrete. Ma qualcosa potrebbe muoversi nelle prossime ore, una speranza più che una certezza, l’auspicio di tutti che Oltremanica possano spuntar fuori soggetti interessati.
Sono giorni particolari quelli che sta vivendo Nicolò Zaniolo, al centro di un caso di cui è, allo stesso tempo, protagonista e artefice.
Il calciatore giallorosso infatti non si è reso disponibile per disputare la gara di questo pomeriggio contro lo Spezia. Uno strappo che ha messo gli attori principali della vicenda davanti al classico bivio: cessione o tregua. Facciamo subito chiarezza: la presenza del calciatore nell’allenamento svolto ieri mattina ha confermato come la Roma non lo abbia messo fuori rosa o attuato altri provvedimenti, ma che il tutto sia dipeso solo e unicamente dalla volontà del 22 giallorosso. Difficile ora pensare di rivederlo a breve con la maglia della Roma, tant’è che Mourinho non sembra intenzionato a convocarlo nemmeno per la sfida di domenica prossima contro il Napoli, avendo toccato con mano quanto il giocatore in questo momento non sia allineato sugli impegni della squadra. La soluzione che farebbe contenti tutti è senza dubbio quella dell’addio immediato, il tutto però è da formalizzare in appena nove giorni.
In Serie A gli estimatori sembrano essersi dileguati: la Juventus ha questioni ben più delicate da affrontare rispetto al mercato invernale, il Milan invece monitora da lontano ma potrebbe tornare in scena solamente a giugno, quando si definirà in un modo o nell’altro la vicenda legato al futuro di Rafael Leao. L’unica speranza rimane l’estero, nello specifico la ricca e affascinante Premier League, la patria dei grandi investimenti, basti pensare ai 25 milioni di euro spesi per Kiwior dello Spezia.
Il Tottenham ha in Paratici un grande estimatore del calciatore ma la manifestazione d’interesse per Zaniolo non è andata oltre l’idea di proporre un prestito condizionato da alcuni paletti variabili, orizzonte che Pinto non vuole esplorare (vedi Karsdorp e Shomurodov). Alcuni tabloid avevano inoltre riferito di un Leeds pronto a formulare un’offerta di circa 34 milioni di sterline: da Elland Road ci hanno seccamente smentito tale eventualità. Altro club potenzialmente interessato alle prestazioni di Nicolò Zaniolo è il Brighton di Roberto De Zerbi. Dopo aver venduto all’Arsenal l’esterno Leandro Trossard, i gabbiani biancoblu avrebbero sia la liquidità che la necessità di prendere un elemento in grado di giocare sulla fascia. Dall’Inghilterra tratteggiavano lo scenario del board del club in procinto di formulare un’offerta di circa 25 milioni di euro per il cartellino: fonti interne alla società inglese ci hanno invece smentito tale ipotesi. Somma che non sarebbe stata ad ogni modo sufficiente per far cadere le resistenze della Roma, intenzionata a non fare sconti di nessun tipo per agevolare l’uscita del calciatore.
Infine West Ham, Borussia Dortmund, Psg e chi ne ha più ne metta, ma non abbiamo riscontri di offerte imminenti in arrivo nella posta elettronica di Trigoria. Per questo motivo lo scenario di una tregua forzata fino a giugno non dev’essere assolutamente trascurato o accantonato, con la gestione del calciatore che verrebbe affidata in toto a José Mourinho, consapevole in caso di condurre un periodo di transizione verso l’uscita di scena del calciatore in estate.
L’aspetto più complesso sarebbe in realtà quello ambientale, vista la reazione compatta di gran parte della tifoseria, o almeno quella che tra radio e social ha espresso tutto il suo disappunto per la presa di posizione del talento giallorosso. Mesi di gestione, in campo e fuori, di delusione e indifferenza, un lungo e pianificato addio, come quelle coppie che rimangono a vivere insieme per il bene dei figli una volta che l’amore è svanito. E quella notte d’amore a Tirana meritava senza dubbio un epilogo diverso.
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