L'ora di ripartire
I giallorossi devono lasciarsi alle spalle i ko con Fiorentina e Sassuolo. Guidi: «Finalmente ci siamo allenati senza problemi, siamo fiduciosi e in netto miglioramento»
Deve ripartire dopo le sconfitte con Fiorentina e Sassuolo la Roma Primavera, e proverà a farlo ad Asseminello, centro sportivo del Cagliari, alle 14.30 (in diretta su SI Solocalcio). La squadra sarda ha cambiato tecnico in estate, passando da Alessandro Agostini (che nelle ultime tre partite aveva allenato la prima squadra, senza riuscire a evitare la retrocessione) a Michele Filippi: il trattamento ricevuto dall’amico Agostini ha portato alle dimissioni del coordinatore tecnico della Primavera, ovvero Daniele Conti.
Anche suo figlio, Bruno, classe 2002, ha lasciato il club firmando per il Verona, che lo ha prestato al Mantova, ma ora nella Primavera dei sardi si sta affacciando il fratellino, Manuel, classe 2006. Il miglior marcatore, lo slovacco Griger, è stato convocato da Ranieri in prima squadra, insieme al greco Kourfalidis e al (secondo) portiere Iliev. In classifica hanno 22 punti, contro i 29 della Roma, prima insieme al Torino.
Parla il mister
«Quelli che si sono allenati in settimana sono migliorati, hanno trovato continuità - ha dichiarato Federico Guidi ai social del club - per la prima volta dopo Firenze ci siamo riallenati senza problemi (un virus aveva contagiato mezza squadra, ndr) e da questo punto di vista siamo sicuramente fiduciosi e in netto miglioramento. Il Cagliari è una squadra di cui si parla poco, ma gioca con tanti fuoriquota, lotta per i play-off, è partita un po’ balbettando, ma poi ha avuto una crescita sia di gioco sia di risultati. Sappiamo che storicamente la trasferta in Sardegna è sempre estremamente complicata e quindi servirà a ritrovare quello che facevamo qualche tempo fa. Dobbiamo saper reagire ed essere maturi e intelligenti per cercare di superare le difficoltà, sia di natura fisica, sia dovute a qualche assenza. Mi aspetto che ci sia equilibrio fino alla fine in classifica: ci sono tante scelte differenti tra una squadra e l’altra. Mi riferisco anche all’età, perché se ne parla poco, ma noi siamo una delle squadre che gioca con meno fuoriquota, e questo può significare che ci potrebbe essere qualche passo falso. È normale che quando si hanno dei giovani ci possano essere degli inciampi nel tuo percorso. Quando sembra che tutto vada bene, magari dietro l’angolo c’è la difficoltà: sono estremamente convinto di avere a che fare con giovani molto bravi e di prospettiva, ma devono essere molto abili loro a superare le difficoltà per diventare dei giocatori migliori. Il girone è estremamente equilibrato e lo sarà fino alla fine».
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