Zaniolo e il rumore del mercato che non c’è
Mentre diverse voci lo vedono in partenza, a Trigoria frenano sulla possibile cessione del 22. Nessuna offerta ufficiale ha raggiunto il gm Pinto
Partiamo dalle notizie, come sempre tentiamo di fare su ogni argomento trattato che riguardi la Roma: sul tavolo del gm giallorosso Tiago Pinto non è pervenuta alcuna offerta ufficiale per il cartellino di Nicolò Zaniolo. Anzi, da Trigoria sottolineano come nulla sia cambiato rispetto ai caldi mesi estivi, dove il numero 22 romanista era stato al centro di tanti rumors legati alla sua possibile partenza da Roma. Quindi Zaniolo rimarrà a un calciatore giallorosso fino al giugno 2024, qualora non dovesse arrivare nessun accordo per il rinnovo? Qui entriamo nel campo delle indiscrezioni e dei ragionamenti che, anche a Trigoria, stanno prendendo forma ormai da diversi mesi.
Partiamo dalla base temporale. Tra poco più di un anno il vincolo contrattuale scadrà e, come accade per qualsiasi calciatore, la società sta per arrivare davanti al più classico dei bivi: rinnovo o cessione. Il mercato degli ultimi anni impone di ragionare in questa direzione, o si rinforza il valore di mercato o si monetizza per far respirare il bilancio. E su Zaniolo, dopo diversi input giunti da Trigoria, le parti stanno prendendo altro tempo prima di sedersi allo stesso tavolo per procedere al rinnovo. E per un calciatore che attendeva non solo la firma, ma soprattutto un attestato di stima e di centralità nel progetto giallorosso, dopo aver portato un trofeo in bacheca, questa prolungata attesa rischia di togliergli tranquillità, come il campo, in parte, sta confermando. Ma il club ha tutto il diritto di prendersi altro tempo per valutare ogni possibile scenario, dall’altra di ascoltare il rumore del mercato, il peso delle offerte che, finora, non sono arrivate.
Le squadre interessate, secondo diverse testate nazionali, sono molteplici: dall’Arsenal (che ha chiuso per Trossard) al West Ham (che ha preso Ings) fino al Leeds (dove gioca Gnonto, altro tesserato della scuderia Vigorelli) e il Tottenham. La valutazione non è mai cambiata, nessuno sconto o variazione è stata confermata da Trigoria: servono più di 50 milioni di motivazioni per far sedere Pinto al tavolo della trattativa per aprire il varco per la cessione del calciatore. Esiste quindi un fattore temporale, un altro contrattuale e poi quello tecnico. Nicolò, in primis, si aspettava di rendere di più, al netto di alcuni picchi, come quello di Tirana, che rimarrà per sempre nella storia del club giallorosso. Ma in diverse occasioni i numeri non hanno accompagnato, o meglio, confermato il talento e il valore di mercato del giocatore giallorosso. Questo non può non spostare nelle riflessioni che il club fa di ogni tesserato. Non ci sono incedibili, un mantra ripetuto fino allo sfinimento all’interno di Trigoria, visti i vincoli del nuovo fair play finanziario che la Roma è obbligata a seguire con grande attenzione, ma allo stesso tempo Pinto non ha mai parlato della necessità di cedere nessuno, in primis Zaniolo.
Quale lo scenario più probabile? Anzi, correggiamo il tiro. Cosa ci interessa maggiormente? Che Nicolò abbia recuperato dalla forte sindrome influenzale, che lo ha messo nelle condizioni di saltare la gara cotro la Fiorentina, per poter scendere in campo al Picco di La Spezia, semplicemente casa sua. E nei momenti più complessi della nostra vita tornare a casa significa ritrovare le certezze, entrare nella propria comfort dove resettarsi e respirare a pieni polmoni. Nicolò ha bisogno di questo, di sentirsi a casa e di tornare a giocare a calcio come sa, scrollandosi di dosso nervosismi e snervanti attese, facendo parlare il campo e meno i media, portando numeri e fatti in allegato alla proposta di rinnovo. Se il campo tornerà ad essere la cartina tornasole del suo talento, ogni discorso sul suo futuro sarà più lineare. Perchè le offerte in quel caso non verranno meno ma la voglia di trattenerlo della Roma potrebbe essere ancora più forte. Lasciamo parlare il campo e basiamoci sulle notizie: Nicolò in campo a La Spezia è quella che più ci interessa.
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