Abraham felice: "Al posto giusto al momento giusto. Continuiamo così"
"Abbiamo avuto poche occasioni, ma su quella respinta del colpo di testa di Matic mi sono fatto trovare pronto. Siamo ripartiti forte, mostrando carattere"
Quante volte vi è capitato di sentire la frase (sicuramente abusata, ma veritiera) secondo cui il centravanti può anche passare l’intera partita senza strusciare un pallone, ma se l’ultimo lo butta dentro e ti risolve l’incontro, allora ha svolto il suo lavoro egregiamente? Beh, mettiamo subito in chiaro le cose: non è il caso di Tammy Abraham, che ieri al 93’ ha fatto esplodere tutti i tifosi romanisti con il suo quarto gol in questo campionato, il quinto se si tiene conto anche dell’Europa League: l’inglese si è dato da fare, lottando su ogni pallone con abnegazione e spirito di sacrificio, pur in situazione di grande difficoltà, con pochi palloni giocabili fino ai minuti di recupero. E, quando Tatarusanu ha respinto quel colpo di testa di Matic, Tammy si è fatto trovare pronto e non ha fallito il tap-in.
È lo stesso numero 9 a raccontare che «su quella respinta, sapevo che era l’occasione giusta per me, e mi sono fatto trovare pronto». Dopo la Juventus ad agosto, anche il Milan è stato colpito da Abraham, che ora spera di sbloccarsi definitivamente dopo una parima di stagione con poche luci e molte ombre. Ieri però il venticinquenne londinese si è rivelato un altro giocatore rispetto a quello visto prima della sosta: «Avevo detto che saremmo tornati forte dopo la pausa - le parole di Abraham ai microfoni di Dazn - e abbiamo ottenuto una vittoria e un pareggio. Sono contento anche per i tifosi. Adesso dobbiamo continuare così». Imbattuti in trasferta contro Juventus, Inter e Milan, con 5 punti conquistati: non facevamo meglio di così (7 punti) dal 1954-55; persino nell’anno del terzo Scudetto, raccogliemmo un solo punto, a Torino, perdendo entrambe le gare a San Siro.
Ieri, fino al gol di Ibañez, la partita sembrava chiusa: i giallorossi non erano praticamente mai riusciti a rendersi pericolosi dalle parti di Tatarusanu, ma il calcio a volte sa essere davvero imprevedibile. E così prima Roger, poi la zampata di Tammy: a dimostrazione del fatto che questa squadra non molla mai. «Sapevamo che venivamo a giocare su un campo molto difficile - ha aggiunto Abraham - perché loro attaccano e difendono molto bene, quindi dovevamo avere pazienza. Abbiamo avuto poche occasioni, ma su quella respinta del colpo di testa di Matic mi sono detto: “devi farti trovare pronto”; l’ho fatto e l’ho buttata dentro. Ero al posto giusto, nel momento giusto». La squadra non si è mai persa d’animo: «Il Mister ci aveva detto che avremmo dovuto mostrare carattere e anche quando eravamo sotto 1-0, all’intervallo, non abbiamo mai abbassato la testa, né perso la speranza. Ci siamo rialzati tutti insieme, con fiducia. Poi loro hanno trovato il 2-0, ma abbiamo mostrato carattere rimontando. Ben fatto, ora continuiamo a lavorare». L’attaccante ex Chelsea, come prevedibile, ha incassato i complimenti social dei compagni, a partire da Cristian Volpato, che in una Instagram story ha pubblicato una foto che li ritrae abbracciati, accompagnata dal messaggio: «Tammy te l’avevo detto... di nuovo». Evidentemente, il giovane fantasista aveva pronosticato il gol del centravanti.
Insomma, il 2023 sembra essere iniziato nel migliore dei modi per Abraham, che un anno fa (il 6 gennaio 2022) segnava proprio a San Siro contro il Milan un gol praticamente inutile, nella sconfitta giallorossa per 3-1 contro i futuri campioni d’Italia. Stavolta il graffio dell’inglese ha tutt’altro peso, e la speranza è che il gol così pesante sia solo l’inizio. La delusione per la mancata convocazione al Mondiale è ormai alle spalle; anzi, fa da stimolo. C’è un figlio in arrivo, annunciato proprio il giorno di San Silvestro, che nascerà in primavera. Tammy può sorridere, in attesa di tanti altri gol.
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