Abraham tra la dolce attesa e la voglia di riscattarsi
Per il centravanti inglese un anno intenso. Adesso punta a ritrovare il feeling con il gol a partire dalla gara col Bologna
Accanto a un albero di Natale bianco, il 25 dicembre, Tammy Abraham annuncia che lui e la compagna Leah Monroe aspettano un bambino. "Buon Natale da noi tre", scrive il centravanti giallorosso a corredo della foto pubblicata sul suo profilo Instagram. Un messaggio che non lascia scampo a equivoci, così come il pancione sfoiggiato da Leah, a testimonianza del fatto che la gravidanza è già in stato avanzato. Il bimbo o la bimba nascerà orientativamente in primavera, e mamma e papà hanno deciso di rendere la notizia pubblica dopo qualche mese, in un giorno che più simbolico non si potrebbe. I due hanno trascorso il periodo di sosta al caldo delle Maldive, ma ora per Tammy è tempo di tornare a fare sul serio: ieri sono ripresi gli allenamenti dopo i tre giorni di vacanze natalizie concessi da Mourinho, tra otto giorni si ripartirà col campionato.
Un 2022 a due facce
L’immensa gioia del 25 maggio scorso a Tirana ha fatto in un certo qual modo da spartiacque nell’anno solare di Tammy Abraham: i primi cinque mesi abbiamo visto un numero 9 determinato, ispirato, sempre sul pezzo e capace di essere decisivo sotto porta, con 15 reti in 28 gare tra campionato, Conference League e Coppa Italia; da agosto in poi, invece, il ragazzo di Camberwell è apparso involuto, macchinoso e poco efficace nella finalizzazione. Basti pensare che le reti nella prima parte di questa stagione sono state soltanto 4: troppo poche, per uno che al primo anno in Italia ne aveva messe a referto 27. L’appannamento però è stato evidente non soltanto in termini realizzativi, ma anche nell’approccio alle partite: mentre nella passata stagione Tammy era “indemoniato” e pronto a combattere su ogni pallone, anche sfidando le intere difese avversarie, negli ultimi mesi è apparso demotivato. Sentendosi chiedere se il calo dipendesse dal pensiero dei Mondiali, Mourinho rispose: "Dovreste chiederlo a lui". Del resto, lo “Special One” ha sempre alternato bastone e carota (a seconda delle necessità) per quello che comunque resta uno dei suoi uomini-chiave qui a Roma. Escluso da Southgate per la spedizione in Qatar (gli è stato preferito Callum Wilson del Newcastle), adesso Abraham dovrà trasformare la delusione e l’amarezza in carburante per dare il massimo in questa seconda parte di stagione.
I suoi gol serviranno come il pane, sia in Italia sia in ambito europeo: a lui il compito di dimostrare che non ha dimenticato come segnare. Di certo l’andamento a dir poco altalenante dell’intera squadra non lo ha aiutato, ma Tammy è il primo a chiedere di più a se stesso. Anche nella passata stagione ci mise un po’ a ingranare e a cominciare a timbrare il cartellino con frequenza, ma era alla prima esperienza in Serie A. Adesso alla Roma serve il gladiatore che trascina la squadra e i tifosi, non solo con le giocate, ma anche con il linguaggio del corpo: c’è da ritrovare il feeling con la porta e quello con il pubblico, che comunque non gli ha mai fatto mancare il suo appoggio. La prima sfida all’orizzonte è quella con il Bologna, a cui Abraham non ha ancora segnato: dopo essersi sbloccato nell’amichevole contro il Waalwijk, è tempo di riprendere a segnare gol pesanti. Come quelli nel derby, o con il Leicester: gol che ci hanno permesso di vivere un 2022 magico.
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