600 giorni di Mourinho alla Roma, parte 1: l'annuncio e la presentazione
Il viaggio dell'allenatore portoghese in giallorosso: dal sorprendente tweet del 4 maggio, fino allo sbarco a Trigoria e la prima conferenza stampa
Seicento giorni insieme, a partire da quell’annuncio a sorpresa del 4 maggio 2021: sono quelli che la Roma e José Mourinho festeggiano oggi, in concomitanza con il Natale. Una cifra tonda che cade in una data particolarmente simbolica e che si sovrappone anche alle sirene portoghesi che cercano di sedurre lo Special One. Sirene che però, al momento, non distraggono il tecnico dalla seconda parte di stagione alla guida dei giallorossi: la squadra è ancora in corsa su tre fronti, è tornata a vincere un trofeo europeo dopo sessantun anni di digiuno e, nonostante le difficoltà evidenziate negli ultimi mesi, può e deve ambire a qualcosa di più dell’attuale settimo posto in classifica. Ci sarà tempo e modo per risalire la china, e il compito spetta proprio a Mourinho, oltre che alla squadra, ovviamente: il tecnico resta ben saldo al comando nonostante i rumors, poi in estate si vedrà. Quel che è certo è che José continua a essere il centro di gravità permanente della Roma, la guida, il leader da seguire. Ogni altro discorso (come ad esempio quello del doppio incarico come tecnico giallorosso e Ct del Portogallo, ipotesi che non si concretizzerà) passa in secondo piano e, eventualmente, verrà ripreso a giugno.
Intanto, per celebrare i seicento giorni di Mou alla guida della Roma, abbiamo selezionato i sei momenti-chiave di questo matrimonio che ci ha riportato a festeggiare la vittoria di un trofeo dopo ben 14 anni:
1. First reaction: shock!
Alle 15.09 del 4 maggio 2021, il tweet che scuote il mondo del calcio, sorprendendo tutti: «L’AS Roma è lieta di annunciare che José Mourinho sarà il nuovo Responsabile Tecnico della Prima Squadra a partire dalla stagione 2021-22!». A corredo, una foto del ghigno sardonico del portoghese, che poco dopo fa impazzire i tifosi pubblicando una foto della nuova cover del suo smartphone, ovviamente giallorosso, con le sue iniziali.
2. Arrivo e presentazione
Dopo una lunga attesa, il 2 luglio José sbarca a Roma: ad accoglierlo, centinaia di tifosi in delirio. Lui si affaccia dal terrazzo di Trigoria, saluta, mostra una sciarpa giallorossa e indica la Lupa: una dichiarazione d’intenti. Che ribadisce qualche giorno dopo, nella conferenza stampa di presentazione in Campidoglio: «Non voglio la Roma di Mourinho, ma la Roma dei romanisti». Col senno di poi, più che un auspicio, la sua dichiarazione si rivela una profezia. Dopo anni, l’Olimpico tornerà a riempirsi e a vivere nottate magiche.
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