Dybala toda Joya torna nella Capitale entro capodanno
Paulo: "Sono stanco, negli ultimi tre giorni abbiamo dormito pochissimo". Il ritorno a Roma entro il 30 dicembre, il primo impegno il 4 gennaio
Che fare a Capodanno? No. Quando torna Dybala? È una delle domande più frequenti tra i romanisti, nei bar, sui social, nelle radio. Da un lato la voglia di celebrare il campione del Mondo, dall’altro, l’ansia di rivederlo vestire la maglia della Roma. Non ci vorrà tantissimo, perché il 4 gennaio si ricomincia. Per raddrizzare un percorso di classifica non ancora compromesso per quelli che sono gli obiettivi stagionali. Il campione argentino, inutile negarlo, è stato l’unico a fare davvero la differenza nella squadra di Mourinho. I dati parlano chiaro e il tecnico portoghese l’ha “caricato” di responsabilità e di fiducia. Dalla sua salute e oltre che dalle sue giocate dipende molto nella Roma. E dal suo recupero totale: in tal senso al Mondiale, nell’interesse di Mou, è andato tutto per il meglio: Paulo è stato “spremuto” pochissimo ma tornerà con la Coppa in braccio. Con tutta probabilità prima di Capodanno (entro il 30, anche se intorno a lui e in società bocce cucite) per mettersi a disposizione vista Bologna.
È lì la festa
"Sono stanco morto, credo che negli ultimi tre giorni abbiamo dormito cinque ore", parola di Paulo Dybala, che di ritorno a Cordoba, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TYC Sports, giornale argentino, parlando degli ultimi giorni di euforia intorno alla Seleccion. Continuano in tutto il Paese, infatti, i festeggiamenti in Argentina per la vittoria della Coppa del Mondo. "Gli ultimi due giorni sono stati incredibili. L’ho sognato per tutta la vita, ognuno di noi da quando è nato in un paese così amante del calcio lo sogna e viverlo così? Non ci sono parole. Oggi (l’altro ieri, ndr) è stata una giornata indimenticabile per quello che abbiamo vissuto, per quello che ci avete fatto provare. Pur essendo così lontani, ci siamo sentiti molto vicini. Molti compagni ci hanno parlato, ci hanno detto tante cose. Ora dobbiamo goderci questo momento perché siamo campioni del mondo".
Dybala ha poi raccontato un retroscena sul calcio di rigore in finale: "La verità è che quando l’allenatore mi ha chiamato per entrare sapevo già che si trattava dei rigori, quindi ho dovuto cercare di mantenere la calma il più possibile. Non è facile perché ovviamente non capita tutti i giorni di giocare una finale di Coppa del Mondo. Quando è stato il mio turno di quella camminata verso il dischetto, una lunga camminata, non finiva più. Avevo parlato con Dibu (Martinez, il portiere dell’Argentina, ndr), che mi aveva consigliato di tirare al centro, ho ascoltato le sue parole, ha avuto ragione lui".
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