Da gennaio il reparto si infoltisce: finalmente Solbakken
Si unirà al gruppo dopo l’Algarve. Nessuna concessione dal Bodø, suo ex club. Ma Ola porta in dote gol e soprattutto assist: alla Roma servono
Risponde al nome di Ola Solbakken il nuovo che avanza, che giocherà in avanti e soprattutto che può far avanzare il rendimento di un reparto un po’ inaridito nella prima parte di questa stagione. Non subito, però. Il Bodø ha puntato i piedi e nonostante l’accordo già messo nero su bianco con la Roma (lecito perché siglato alla scadenza del precedente contratto), fino al 31 dicembre il biondo esterno d’attacco sarà formalmente ancora un giocatore del club norvegese. Mai come in questo caso però la forma è sostanza e l’irrigidimento degli scandinavi pluri-affrontati nella scorsa edizione di Conference League sancisce l’ingresso di Solbakken nel nuovo gruppo soltanto dal 2023. Probabilmente in una presa di posizione che ha il sapore acre del dispetto, hanno influito gli strascichi del burrascoso epilogo nell’ultimo confronto fra i fiordi (nel quale Ola era assente per infortunio), con tanto di intervento della polizia locale e di inchiesta postuma della Uefa.
Fatto sta che il norvegese potrà allenarsi assieme ai compagni (sta comunque seguendo un programma di lavoro individuale nel frattempo) soltanto a partire dal prossimo 2 gennaio. Ovvero dopo la settimana di ritiro in Algarve e le festività natalizie, a soli due giorni dalla ripresa degli impegni ufficiali. Quasi due mesi dopo l’ultima partita disputata con la maglia del Bodø, il 13 novembre scorso: un tempo, quello della lunga sosta, che avrebbe potuto sortire effetti più proficui per l’inserimento nella nuova realtà, se la sua ex società si fosse mostrata più elastica. Ma tant’è. Il giocatore ha comunque fatto intendere di voler bruciare le tappe, pur di mettersi a disposizione di Mourinho il prima possibile. Le saltuarie e concise parole rilasciate soprattutto tramite i suoi profili social non lasciano spazio a interpretazioni: «Affamato», il recente messaggio ai romanisti.
La curiosità di vederlo all’opera in giallorosso cresce anche da parte dei tifosi, ai quali è rimasto negli occhi quell’imprendibile attaccante biondo che nella fase a gironi della coppa poi vinta mandò in tilt la retroguardia di Mou, realizzando anche tre gol in due gare, tutti di pregevole fattura. Nella prima edizione di quel torneo targato Roma, Solbakken è arrivato a quota sei in classifica marcatori (più una rete nei turni preliminari), contendendo a lungo lo scettro dei bomber ai due finalisti Abraham e Dessers. Un vero e proprio exploit per Ola, che in campionato si è fermato a quattro centri (e nelle 91 gare col Bodø ne ha firmati complessivamente 20, dispensando però 24 assist ai compagni). Poi ci hanno pensato proprio Pellegrini e compagni a farlo fuori dal torneo, in quella che plausibilmente è stata la serata in cui è scoccata la scintilla definitiva fra il norvegese e il mondo Roma. Lo stadio gremito, colorato e in preda a un tripudio di emozioni e cori, gli avversari dei giallorossi ammutoliti dallo spettacolo già nel riscaldamento pre-partita e poi seppelliti dal poker in gara. Fra poco però quel pubblico sarà anche di Solbakken.
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