L'uomo in più nella Roma: Camara va di corsa verso la ripresa
In attesa del rientro a Trigoria, il mediano si è allenato a Parigi. Da gennaio ci sarà bisogno di lui. Che pian piano si è rivelato sempre più utile per Mourinho
Camara va veloce verso la ripresa del campionato: poco importa che manchi ancora un mese circa a Roma-Bologna del 4 gennaio, il centrocampista guineano si sta allenando a casa nonostante i giorni di vacanza concessi da José Mourinho tra la tournée in Giappone e la ripresa degli allenamenti a Trigoria. Lunedì ha pubblicato su Instagram due video: nel primo, Mady è impegnato sul tapis-roulant; nel secondo è seduto a terra, al termine dell’allenamento, e scrive «You ready?». È la domanda che anche lo Special One farà i suoi quando si tornerà a correre sui campi del “Fulvio Bernardini” di Trigoria, e il venticinquenne ex Olympiacos vuole di certo rispondere affermativamente.
Elemento prezioso
Anche perché negli ultimi due mesi il guineano ha scalato le gerarchie del centrocampo giallorosso: arrivato proprio nelle ultime ore del calciomercato estivo per rimpiazzare Wijnaldum dopo l’infortunio, ci ha messo un po’ a trovare la migliore condizione e a calarsi negli automatismi di squadra, ma da ottobre in poi è diventato cruciale per dare equilibrio a un reparto - quello della mediana - troppo lento e “monopasso” con la coppia Cristante-Matic. Il numero 20, invece, porta in dote una buona dose di dinamismo, fondamentale anche per dare equilibrio quando gli avversari ripartono palla al piede: mentre Bryan e il serbo faticano a rincorrere, non essendo particolarmente veloci, Camara si è fatto apprezzare proprio per l’abilità nell’interdizione, con tanti palloni recuperati.
Per capirci, Mady fa un po’ quello che faceva fino a pochi mesi fa Jordan Veretout, partito in estate destinazione Marsiglia: il centrocampista box-to-box, abile sia in fase difensiva, sia in quella offensiva, che sa contrastare e allo stesso tempo impostare. Un uomo “per tutte le stagioni”, parafrasando un’espressione shakespeariana. Il guineano ci ha messo un po’ a calarsi in una realtà totalmente nuova: arrivato in fretta e furia, ha avuto bisogno di tempo per trovare la migliore condizione fisica, ma ha dovuto apprendere anche i meccanismi di Mourinho e in generale del calcio italiano, tradizionalmente molto più tattico rispetto a quello greco, da cui Camara proveniva. La svolta, per lui, è arrivata tra il 13 e il 17 ottobre: prima, il buon secondo tempo a Siviglia contro il Betis, condito dall’assist a Belotti per il gol dell’1-1; poi, il lunedì successivvo, la prima partita da titolare in giallorosso, a Marassi contro la Sampdoria, vinta 1-0, in cui il guineano è risultato tra i migliori in campo. Da quel momento in poi, Mourinho lo ha sempre schierato titolare, tranne che nella trasferta con il Sassuolo, in cui Mady è rimasto in panchina. Ora la ripresa si avvicina: c’è tempo prima del ritorno a fare sul serio, ma le vacanze stanno per finire. In vista dei tantissimi impegni che attendono lui e la Roma, Camara vuole farsi trovare pronto.
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