AS Roma

La Roma attende l’insostituibile Smalling

L'inglese va in scadenza di contratto a giugno e piace all’Inter. A 33 anni è ancora quello che gioca più di tutti. E ieri ha “premiato” il 17enne Touadi

Smalling e Touadi

Smalling e Touadi

PUBBLICATO DA Francesco Oddi
07 Dicembre 2022 - 11:30

Anche dall’altra parte del mondo, certe cose non cambiano: andando a controllare i minutaggi delle due amichevoli in Giappone, ci sono due soli insostituibili, Ibañez e Smalling. Nei minuti giocati in gare ufficiali va aggiunto Rui Patricio, ma i primi due giocatori di movimento sono sempre, loro, e l’inglese - 21 presenze su 21 - è il più utilizzato in assoluto. Il che spiega bene quando possa essere preoccupata la Roma, ora che l’Inter ha iniziato a muoversi sulle tracce dell’ex Manchester United, sperando di poterlo prendere a parametro zero: nel suo contratto c’è una clausola per il rinnovo fino al 2024, attivabile dopo aver giocato il 50% delle gare ufficiali, ma solo il giocatore potrà decidere di far valere in maniera unilaterale, non la Roma. I rapporti con l’agente del giocatore, James Featherstone, sono buoni, il ragazzo si trova molto bene in giallorosso, ma l’interessamento dell’Inter cambia le carte in tavola. La Roma, che al momento gli garantisce una cifra molto vicina ai tre milioni e mezzo netti a stagione, dovrà offrirgli un biennale, e quasi certamente dovrà rinunciare all’idea di risparmiare qualcosa rispetto all’ingaggio attuale. E non è detto che basti: l’inglese, che tre settimane fa ha compiuto 33 anni, e si appresta a firmare l’ultimo grande contratto della carriera, potrebbe decidere comunque di cambiare aria, andando in una squadra che punterebbe a vincere la scudetto. A Milano potrebbe ritrovare qualche ex compagno: al momento ci sono Lukaku, conosciuto ai tempi dello United (che però è in prestito) e Dzeko (in scadenza) e  Mkhitaryan, che arrivò nella Capitale nel 2019, come lui. L’armeno al momento è l’unico che ha un contratto coi nerazzurri fino al 2024, ed è anche un precedente poco incoraggiante: alla Roma stava bene, i giallorossi erano convinti che avrebbe accettato l’offerta per il rinnovo, le cose sono andate diversamente.

La ricerca dell’erede

Nel caso i due ex compagni dovessero ritrovarsi in nerazzurro a Trigoria avrebbero un problema: Kumbulla era stato pagato come un potenziale titolare, ma le sue presenze diminuiscono invece di aumentare, 21 nel primo campionato, 17 nel secondo, appena 3 (la più lunga di 28’) nelle prime 15 giornate. Non sembra pronto a sostituire un insostituibile come l’inglese, che peraltro, al momento, non trova eredi neppure nel settore giovanile: undici mesi fa Mourinho ha fatto esordire il greco Keramitsis, ma sembra decisamente meno pronto dei vari Bove, Volpato e Tahirovic, visto che quest’anno, coi grandi, non è andato oltre un paio di minuti col Nagoya Grampus. Jean Paul Touadi, difensore dell’Under 18, ha un anno in meno, è nato a Roma da genitori di origine congolesi, e venerdì racconterà la sua storia a “Offside Racism”, alle 17.50 su Rai Gulp. La puntata è stata già registrata, e si concluderà con la consegna di una maglietta con scritto “Keep Racism Out”: a darglierla sarà proprio Chris Smalling. Ma non sarà un passaggio di consegne: titolare a inizio stagione, Touadi ultimamente sta giocando poco, e a 17 anni non potrebbe comunque essere pronto per dargli il cambio. Se l’inglese rimanesse fino al 2024 se ne potrebbe parlare: Pinto e Mourinho, nel caso, sarebbero ben più contenti di lui.

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