AS Roma

Un Zaniolo tirato a lucido, oltre all’alternativa Solbakken

Il norvegese ex Bodø è il sostituto ideale per far rifiatare il numero 22. Adesso Mourinho può anche scegliere tra i due mancini

Zaniolo contro gli Yokohama

Zaniolo contro gli Yokohama (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
01 Dicembre 2022 - 09:00

Il buon secondo tempo contro gli Yokohama Marinos, condito dal gol del momentaneo 1-2, è comunque un segnale. Sì, è arrivato in un’amichevole senza alcun peso, e da gennaio in poi la Roma sarà attesa da ben altri banchi di prova, ma nel frattempo sa di poter contare su un Nicolò Zaniolo carico e determinato a lasciare il segno nella seconda parte di stagione. L’eroe di Tirana ha vissuto questi primi mesi del 2022-23 tra alti e bassi, risentendo inevitabilmente del rendimento deludente dell’intera squadra, ma se Mourinho continua a ritenerlo fondamentale un motivo ci sarà. Con Pellegrini e Dybala, sarà proprio il 22 il giocatore chiamato ad accendere la scintilla in un reparto, quello offensivo, che nei mesi da agosto a novembre ha evidenziato una manovra farraginosa, quando non del tutto sterile. Con le sue accelerazioni e i suoi dribbling, dovrà contribuire alla risalita giallorossa in classifica e (auspicabilmente) al prosieguo del cammino in Europa League. Del resto, già nella passata stagione Nicolò ha dimostrato di esaltarsi in coppa.

Il volto nuovo

Magari adesso a Zaniolo, di tanto in tanto, sarà concesso di tirare un po’ il fiato. Se infatti nella passata stagione l’alternativa al 22 era quel Carles Perez tenuto in scarsissima considerazione dallo “Special One”, ora in quel ruolo è arrivato il primo rinforzo del mercato invernale: Ola Solbakken, il mancino che ha fatto impazzire la Roma nelle due sfide della fase a gironi della scorsa Conference League, ha un identikit che lo rende l’alter ego naturale di Nicolò. Di piede sinistro, come Zaniolo ama partire dalla destra per poi accentrarsi, con l’obiettivo di tentare la conclusione o l’assist a un compagno. E, come Nico, ama essere lanciato in campo aperto, ma sa anche (grazie alle sue doti nel dribbling) creare problemi alle difese schierate. A prescindere dal modulo che Mourinho adotterà di partita in partita, il ventiquattrenne ex Bodø/Glimt ha le caratteristiche che servono alla squadra giallorossa: la speranza dei tifosi e del tecnico è che possa metterle in mostra così come ha fatto quando vestiva la maglia giallonera. 

Il suo ruolo naturale è quello di esterno destro d’attacco, ideale quindi per il 4-3-3 o per il 4-2-3-1, ma all’occorrenza può anche essere leggermente accentrato in un 3-4-2-1, il sistema più utilizzato da José nella prima parte della stagione. Non solo: per prediligendo la corsia destra, Solbakken ha agito anche sulla sinistra, e con buoni risultati. In caso di necessità può al limite anche fare la seconda punta, seppur dalle caratteristiche atipiche. Insomma, un autentico jolly d’attacco, che tornerà utile nelle rotazioni necessarie lì davanti nei prossimi sei mesi, che si preannunciano molto impegnativi e dal calendario fittissimo. Tante partite e un inevitabile dispendio di energie richiedono alternative in tutti i reparti: per quanto riguarda la trequarti, soprattutto sulla destra, con Zaniolo e Solbakken Mourinho può dormire sonni tranquilli. Le opzioni ci sono: ai due giocatori il compito di incidere positivamente.

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