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Sponsor e dintorni: il Toyota day

È sbarcato oggi in Giappone il Ceo Berardi: in programma sicuramente incontri commerciali, in particolare con il marchio giapponese

Dan e Ryan Friedkin in tribuna

Dan e Ryan Friedkin in tribuna (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Piero Torri
25 Novembre 2022 - 13:55

La città Toyota. Lo stadio Toyota. Le auto Toyota. Lo sponsor Toyota. Nel giorno della prima amichevole giapponese della nostra Roma, il protagonista principale non può che essere il marchio automobilistico che sponsorizza (per ora) le maglie d’allenamento di tutte le squadre della nostra Roma.

Tutto può essere meno che un caso, che la prima partita nella terra dei samurai, la Roma la giochi proprio nel quartier generale del marchio giapponese, circa dieci milioni di auto vendute all’anno, trecentocinquantamila dipendenti nel mondo, un fatturato che sfiora i duecentocinquanta miliardi di dollari (dati del 2019) e, pure, il partner storico della famiglia Friedkin che negli Stati Uniti è esclusivista di Toyota in cinque stati a stelle e strisce con un fatturato che non è troppo lontano dal miliardo di dollari mensili. La conseguenza è che non si fa certamente peccato se si pensa che il motivo principale che ha portato la Roma in Giappone, sia stato sì quello di esportare il brand, ma anche se non soprattutto quello di alimentare nuovi partner commerciali e rinsaldare la partnership con Toyota. Il marchio giapponese dal diciassette agosto scorso è ufficialmente entrato nella famiglia degli sponsor giallorossi: contratto di tre anni, il marchio, come detto, su tutte le maglie d’allenamento delle squadre, un milione e ottocentomila euro all’anno garantito per la Roma. Ma all’interno degli uffici di viale Tolstoj, se si domanda quali possano essere le prospettive future della partnership, nessuno ha mai negato che ci sia la possibilità di un accordo più importante e ricco. Si tenga presente, infatti, che l’accordo siglato nell’agosto scorso, è stato ratificato con Toyota Italia che, ovviamente, ha un budget meno significativo, seppur importante, rispetto per esempio a Toyota Europa. Figuratevi rispetto a Toyota mondo. Che ha la sua sede proprio nella città di Toyota. E pure qui pensiamo di non fare peccato, se pensiamo che in questi giorni giapponesi i vertici dirigenziali del club giallorosso una chiacchierata con quelli di Toyota se la faranno sicuramente. Tanto è vero che l’amministratore delegato dottor Pietro Berardi è atteso in Giappone e, pur con tutto il tifo che volete, il motivo è che sono in programma incontri importanti per quel che riguarda il futuro del settore sponsor della Roma.  Con Toyota protagonista principale.

Del resto lo spazio per un allaramento della partnership con il marchio giapponese, primo produttore al mondo di auto, ci sta in abbondanza. Si pensi, per esempio, che la Roma in questa stagione non ha il back sponsor (concluso il trenta giugno scorso l’accordo con Hyunday), non ha neppure quello di manica (la partnership con Iqoniq si è conclusa da tempo visto che il marchio non ha onorato diversi pagamenti). C’è il main sponsor, Digitalbits che ha un contratto in scadenza nel giugno del duemilaventiquattro (main sponsor anche dell’Inter, ma accordo saltato perché il club nerazzurro non è stato pagato mentre la Roma fino a oggi ha incassato quello che doveva incassare). E poi come non pensare al futuro stadio colorato di giallorosso? A Houston, casa Friedkin, la franchigia Nba dei Rockets gioca in un palazzone targato Toyota, oggi la Roma giocherà in un Toyota stadium, perché non pensare che l’impianto di Pietralata, quando (e se visti i precedenti è doveroso dirlo), non possa essere griffato con il marchio giapponese? Sono discorsi che sicuramente si faranno in questi giorni giapponesi, anche se per quello che ci risulta non è prevista la presenza della famiglia Friedkin (ma viste le abitudini e la riservatezza dei proprietari del club giallorosso non è detto che non si materializzino in questi giorni dalle parti di Tokio). Di sicuro, comunque, i Friedkin rappresentano la garanzia migliore nella trattativa con il marchio giapponese.

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