Pellegrini: riecco la luce a Trigoria, Lollo sta bene e va in Giappone
Niente vacanze, solo lavoro per il numero sette. È sulla via del recupero e partirà con il gruppo. Mourinho potrà contare su di lui durante la tournée
Il sole è tornato a splendere dalle parti di Trigoria. Ieri è stata una giornata di pioggia nella Capitale e non solo, ma si può usare un’immagine molto simile per parlare dell’ultimo periodo della Roma. Nelle ultime gare il cielo sulla squadra è stato plumbeo: senza Lorenzo Pellegrini la Roma ha fatto 2 punti su 6. Oltre a faticare nella costruzione del gioco, i giallorossi sono anche diventati meno pericolosi su palla inattiva, tanto per ricordare che un tecnico può pensare tutti gli schemi possibili, poi la differenza la fa il piede di chi calcia. È mancato tanto il Capitano alla sua squadra, tanto che Mourinho è tornato sulla sua assenza in diverse occasioni. Ovviamente avrebbe voluto averlo a disposizione per le ultime gare stagionali ufficiali, ma fin troppe volte il numero Sette è stato rischiato nonostante una condizione fisica non ottimale e giocare sul dolore e sui fastidi, alla fine, aveva prodotto un infortunio messo alle spalle solo in questi giorni.
Nessuna vacanza per Pellegrini, almeno fino alla tournée: il Capitano ha continuato a dare l’esempio anche in questi giorni, durante i quali non solo non ha staccato la spina, ma ha anche lavorato da solo per essere a disposizione del tecnico in Giappone. È sulla via del recupero e contro il Nagoya e lo Yokohama, rispettivamente il 25 e il 28 novembre (ore 11:30, gare in onda su DAZN, è sempre meglio ricordarlo) sarà al suo posto, con la fascia da capitano al braccio.
Sulla carta saranno due partite amichevoli, ma la proprietà e la dirigenza ci tengono a far bella figura, anche perché l’intero viaggio è pensato per esportare l’immmagine del club in Asia, e dopo le ultime dichiarazioni pubbliche di Mourinho, quelle relative alla necessità «di fare autocritica» per il rendimento dell’ultimo periodo, c’è da aspettarsi che la squadra voglia dare da subito una risposta inequivocabile, anche nell’atteggiamento. Pellegrini che è tornato ad allenarsi a Trigoria nonostante la settimana libera (il raduno era previsto soltanto domenica) è un segnale, oltre che un esempio per tutta la squadra. Per le vacanze ci sarà tempo dopo la tournée in Giappone, quando i giocatori avranno l’occasione di staccare un po’ la spina prima del ritiro in Algarve, dove il gruppo preparerà la parte finale della stagione.
In attesa di notizie da Wijnaldum, che intanto sta lavorando per accelerare il processo di recupero, Mourinho si affiderà a Dybala e al suo Capitano, i due giocatori più importanti non solo dal punto di vista delle occasioni create (rispettivamente 20 e 31 passaggi chiave, 3 e 10 azioni da gol), ma ancne da quello strettamente numerico: l’argentino ha partecipato a 9 reti (7 gol e 2 assist), il romano a 11 (4 e 7). Certo, non serve prendere i numeri per rendersi conto che il grado di pericolosità della squadra è direttamente collegato alla presenza in campo del numero 7 o del numero 21, ma così la fotografia è ancora più nitida.
Altri dati interessanti riguardanti il Capitano, giocatore simbolo e chiave per questa squadra: nelle due gare di quest’anno senza di lui sono arrivati due pareggi e una sconfitta, lo scorso anno in campionato la Roma ha vinto solo il 50% delle gare disputate senza di lui, con 5 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Insomma, la Roma ha bisogno di lui, Mourinho ha bisogno della sua visione di gioco e dei suoi assist, anche con palla in movimento (le azioni da gol create sono equamente suddivise tra le due situazioni di gioco), ma soprattutto che la squadra prenda esempio da lui per quanto riguarda la dedizione alla causa, impegno e professionalità, in campo e fuori.
Cosa sia la Roma e cosa voglia dire per la gente di questa città Lorenzo lo sa benissimo, e la fascia al braccio impone di settare l’asticella sempre più in alto. Sembrerà un paradosso, ma il 2023 romanista inizierà con la tournée in Giappone prima ancora che nel ritiro in Portogallo. E ogni occasione andrà sfruttata per riscattare il finale in chiaroscuro di 2022, per amore della sua gente, che ha riempito l’Olimpico 17 di fila. Il Capitano ha vissuto un anno solare ricco di gioie, su tutte quella di aver alzato al cielo una coppa con questi colori addosso, ma lui dopo Tirana lo aveva detto subito: «Dobbiamo farlo ricapitare il prima possibile». Ecco.
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