Verso la tournée: il Nuovo Stadio Nazionale, la Roma in campo dove Jacobs volò

Tokyo, la capitale del Giappone, con 13 milioni di abitanti è una della più grandi città del mondo: nonostante sia una vera e propria metropoli, al suo centro si trova un vasto bosco chiamato “Meiji Jingu”, creato artificialmente trapiantando 100.000 alberi donati da tutto il Paese. Questo bosco lussureggiante circonda il Santuario dedicato alle anime di Mutsuhito, 122° imperatore del Giappone, vissuto all’inizio dell’epoca moderna nipponica, e di sua moglie, costruito nel 1920.

Nei pressi di questa zona si trovano tre stadi: quello di baseball (stadio Meiji Jingu), quello di rugby (stadio Principe Chichibu) e l’impianto sportivo multifunzionale dove la Roma affronterà gli Yokohama Marinos, il Nuovo Stadio Nazionale, che i giapponesi chiamano con affetto “Kokuritsu” (“nazionale” in giapponese). Un impianto che possiamo definire indimenticabile per gli italiani, dal momento che qui hanno trionfato Jacobs, Tamberi e gli staffettisti italiani durante le Olimpiadi di Tokyo dello scorso anno.  Il Nuovo Stadio Nazionale ha una capienza di 68.000 posti ed è stato realizzato dall’architetto Kengo Kuma nel 2019, demolendo il vecchio stadio, teatro delle Olimpiadi del 1964 e delle partite della Coppa Intercontinentale, in cui le squadre italiane hanno conquistato sette titoli, dal 1960 al 2004. La struttura principale è stata costruita utilizzando circa 70.000 metri cubi di legno, proveniente dalle 47 prefetture del Giappone. Lo stadio è noto anche per l’elevato costo di costruzione: circa 1,4 miliardi di euro, più del triplo del costo di costruzione dello stadio Olimpico di Londra e più di cinque volte quello dello stadio Olimpico di Pechino.  

Quest’anno il Nuovo Stadio Nazionale ha ospitato la partita tra Giappone e Brasile (vinta di misura per 1-0 dal Brasile, grazie a un calcio di rigore di Neymar), ma non avendo una squadra padrona è stato utilizzato solo tre volte per le partite della J1 League, la massima divisione del campionato giapponese. A causa dell’alto costo di noleggio della struttura, anche la squadra con sede a Tokyo, l’FC Tokyo, preferisce infatti utilizzare l’altro stadio situato nella periferia, l’“Ajinomoto Stadium”, dove è stata ospitata anche la Roma in un’amichevole dell’8 agosto 2004, terminata 0-0.