Cena UTR-Airc, Pinto: "Mou mai così felice come a Roma"
Il General Manager giallorosso: "Impossibile dire che il derby sia una gara uguale a tutte le altre, dobbiamo avere il cuore caldo e la mente fredda per vincere"
Ieri sera Tiago Pinto ha partecipato alla cena-evento organizzato da Airc e UTR. Il general
Giovedì nel prepartita ha detto che non le piace accattivarsi i tifosi, ma sono i tifosi che hanno sposato questo progetto.
“Ieri in televisione mi hanno detto che non potevo usare la parola paraculo, ma qui lo posso dire. Ho detto che i tifosi vanno rispettati dentro il campo e quando lavoro tutti i giorni a Trigoria, non mi piacciono allenatori o dirigenti che parlano tutti i giorni dei tifosi per fare i paraculi. I tifosi della Roma sono veramente speciali, oggi a Trigoria parlavo di questo: ci sono tanti stadi nel mondo che sono pieni, ma poi il tifo non è così intenso. Quando non vinciamo per noi è quasi una vergogna, perché le persone tifano dal primo all’ultimo minuto. Il mio lavoro non è dire grazie ai tifosi in televisione, ma è fare tutto il possibile per far vincere la Roma”.
Da qui sicuramente si è costruito un rapporto, che effetto fa vedere l’affetto del pubblico?
“Fa bene a me, alla mia famiglia, mio papà pensa che sono importante, perché quando mi salutano mi dice ‘ah, quanto sei importante’. Il modo in cui trattate la squadra, i giocatori, me e l’allenatore è incredibile e la nostra risposta è ripagarvi in campo e portare i risultati, che è quello che volete”.
A memoria non ricordo un general manager qui prima di un derby. Per noi è una partita come le altre, è una da tre punti. Come si vive a Trigoria prima del derby?
“Impossibile dire che è uguale a tutte le altre, non lo è, noi dobbiamo avere il cuore caldo e la testa fredda per vincere. La routine non cambia: arriviamo presto, facciamo le riunioni, loro si allenano, facciamo la cena insieme, loro riposano. Poi quando arriva l’ora della partita si sente qualcosa, ma dobbiamo anche normalizzare un po’ la giornata, l’importante è portare a casa i tre punti. Nessuno può dire che è la stessa cosa giocare con la Lazio o con l’Empoli”.
Piaciuta Helsinki?
“Sì, perché abbiamo vinto. Magari le persone che sono fuori pensano che conosciamo, viaggiamo, ma io non conosco niente, faccio solo aeroporto-stadio. Se vinciamo va tutto bene, se perdiamo va tutto male”.
Domande dei tifosi:
Quando i capitani si danno il simbolo il tifoso qui lo vorrebbe steso e non arrotolato.
“Domani parlo con Lorenzo”
Faremo mercato a gennaio? Quando arriva Solbakken?
“Abbiamo tre partite molto importanti. Il mercato è molto lontano. Io lo so che i tifosi romani sono disperati per il mercato, ma abbiamo fatto più o meno bene in estate, ora dobbiamo vincere queste tre partite, poi avremo tempo per pensare al mercato”.
Cosa serve alla Roma per essere migliorata? È vero che avete chiesto a Mourinho di rimanere più a lungo?
“Vincere il Derby. E sulle altre cose: ci sono tante notizie che non sono vere notizie, qui a Roma ci sono delle cose che tante volte fanno confusione, la cosa importante è che siamo riusciti a portare uno come Mourinho alla Roma e per come lo conosco questo è il club in cui è stato più felice, per causa vostra, si sente a suo agio ed è felice, ma è concentrato sul vincere le prossime partite”.
Abbiamo un grande bisogno di parcheggi intorno allo stadio
“Io con un po’ di tempo, 2-3 anni parlo meglio italiano e divento sindaco”.
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