Mourinho: "Ho creduto nel talento di Volpato. Non mi interessa il derby"
Il mister: "Dobbiamo giocare giovedì, poi si penserà alla successiva. Non sono mai arrabbiato con Zaniolo: dà sempre tutto quello che ha è crea enormi difficoltà agli avversari"
José Mourinho ha rilasciato delle dichiarazioni dopo la vittoria contro il Verona. Queste le sue parole:
Mourinho a Dazn
Partita dura ma vinta nel finale...
"Prima di tutto vedo la partita con un sentimento di appoggio al Verona perché hanno lottato tanto per finire con un punto, l'allenatore giovane e bravo ha organizzato bene la squadra che era rimasta in 10. Ha abbassato il blocco, puntato sull'uomo contro uomo com'è tipico e ci ha creato tante difficoltà. Hanno fatto bene loro anche qualche volta a prendersi qualche minuto, sono stati bravi. Ovviamente sono molto contento della vittoria, non voglio essere ipocrita, però ho un sentimento positivo per loro perché la posizione in classifica è dura ma la loro realtà, i giocatori, l'allenatore, i tifosi...mi dispiace onestamente. Noi abbiamo fatto tutto per cercare di vincere, io onestamente qualche volta penso che avrei potuto dare di più per aiutare la mia squadra, oggi esco con la sensazione che non potevo fare nulla di più. Ho cambiato sistema due volte, ho messo tutto quello che potevo offensivamente e ho creduto nel talento di questo bambino (Volpato ndr.). Ho creduto nella sua creatività, nel suo gol perché lo sa fare, ho creduto che Nemanja potesse fare la differenza perché un conto è costruire con i tre centrali, un'altra è costruire con Matic insieme ad altri due, abbiamo fatto tutto. Poi quando vinci al 90' si può parlare un po' di fortuna, ma l'abbiamo cercata tanto per 45'".
Quanto può dare fiducia il gol a Zaniolo?
"Il suo atteggiamento, la voglia di aiutare da squadra...non sono mai arrabbiato se non segna per tanto tempo. Lui dà tutto quello che ha, crea enormi difficoltà agli avversari e li costringe a fare tanti falli, qualche volta anche al di là dell'aggressività giusta. Sono sempre contento di Nicolò".
Spesso parla della rosa e dei giovani della Primavera. Oggi hanno dimostrato di essere anche un valore.
"C'è un processo. Una cosa è un giocatore che si allena solo con la Primavera, un'altra uno che ogni tanto viene ad assaggiare il lavoro con la prima squadra, un'altra ancora è quando un giovane diventa della prima squadra lasciando la Primavera. Un processo logico, come per Bove lo scorso anno quest'anno è di Volpato che, se non sbaglio, dopo fine agosto è diventato sul contratto uno di prima squadra. È giovane ma è al livello da prima squadra, ha tanto da imparare ogni giorno, ma quando l'ho messo non ha fatto nessuna pazzia o corso rischi, non sapevo avrebbe fatto il gol della vittoria ma sapevo che poteva farlo".
Ora c'è il Ludogorets, poi però c'è il derby.
"Non mi interessa, penso solo alla prossima partita. Quando un allenatore pensa a una partita e non alla prossima, di solito non finisce bene, ho avuto anche esperienze di questo tipo. Quando commetti l'errore poi è difficile conviverci e prendersi la colpa e qualche volta la soluzione è iniziare a 'sparare' per spostare la tensione. Mi rifiuto completamente di parlare della prossima di campionato e se qualcuno dei miei lo fa sbaglia. Per me c'è la gara di giovedì e poi venerdì mattina pensiamo alla prossima".
Quindi non parliamo delle dichiarazioni di Sarri...
"Certo che no".
Mourinho in conferenza stampa
Sembrava che non riusciste a rimetterla in piedi, poi è arrivato il gol.
"Faccio i complimenti all'avversario. Il risultato per loro è vicino, arriverà, per come hanno perso oggi, o contro il Milan. Il Verona ha ancora tanto da dare. Hanno fatto molto bene in dieci, cambiando il loro atteggiamento, con un blocco bassissimo e chiudendo molto bene. Non siamo propriamente una squadra ultra-talentuosa nel giro-palla contro un blocco così. Abbiamo cercato di fare tutto, Volpato ha creatività e gioco tra le linee, è capace di prendere palla e attaccare l'avversario. Il cambio di Matic è un déjà-vu: è stato un mio giocatore in tante partite, quando hai bisogno di un giocatore extra in costruzione entra lui e la partita cambia, ed è cambiata. Vittoria importante: io parlo di sopravvivere, ovvero di prendere più punti possibili da qui al Mondiale. Questi tre punti sono pesanti".
State trovando tante risorse dalle seconde linee?
"È vero. Se cade uno, si alza un altro: non dobbiamo stare a piangere. È ovviamente dura, non possiamo continuare a parlare di Wijnaldum, Dybala, adesso si è aggiunto Spinazzola... Piangere porta negatività, quello che porta positività è avere fiducia negli altri ragazzi. Mancano tre partite, vediamo se possiamo prendere punti e rimanere vicino alle squadre di super-qualità".
Come sta Zaniolo?
"Ha preso una botta, che ti dà dolore e difficoltà a muovere il muscolo. È stata una botta forte: aveva chiesto il cambio all'intervallo, io ho cercato di forzarlo un po'. Ho speranza che possa giocare giovedì, perché lo merita".
Ha sostituito Cristante in vista derby?
"No, volevo vincere la partita. Avere un giallo in quella posizione è un rischio per questa partita: era una gara calda e con qualche situazione di aggressività, ho avuto la sensazione che fosse la mossa giusta da fare".
Dove può arrivare questa Roma? Giovedì sarà una finale?
"Sì, sarà una finale e dovremo fare di tutto per vincerla. Abbiamo la garanzia che come minimo andremo in Conference League, ma vogliamo divertirci un po' di più in Europa League e cercheremo di vincere. Non so dove potremo arrivare. Facciamo fatica a conquistare i nostri punti, serve sempre grande sacrificio: in questo momento siamo lì, e quando dico lì intendo quarto, quinto o sesto posto. Se la differenza è piccola abbiamo delle possibilità: lo scorso anno la distanza era troppo grande per pensare di avere qualche chance, se sopravviviamo e stiamo a tre o quattro punti da queste super squadre vediamo".
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