Verona, Bocchetti: "La Roma è una squadra fortissima, Mourinho una leggenda"
Il tecnico dell'Hellas: "Chi ha appena iniziato ad allenare può solo ammirarlo. Loro possono risolvere la partita da un momento all'altro, ricordo il tacco di Pellegrini..."
Salvatore Bocchetti, allenatore del Verona, ha rilasciato delle dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione di Verona-Roma. Queste le sue parole:
In assenza di un risultato positivo non è facile provare a ripartire: come ha visto la squadra?
"I ragazzi, a parte martedì che erano un po' giù di morale com'è normale che sia, hanno analizzato gli errori insieme a me e allo staff. Abbiamo lavorato sull'aspetto psicologico, e i ragazzi sono stati professionisti esemplari perché hanno fatto una settimana di grande livello".
Con Tudor riusciste a battere la Roma.
"Sono partite diverse: mai vivere di ricordi, dobbiamo guardare avanti e cercare di fare una grande gara lunedì".
Perché subite tanti gol?
"Bisogna lavorare di più: non conosco altre strade. I risultati, così, arriveranno".
Come stanno gli infortunati?
"Quando c'è sempre qualche infortunio la squadra soffre di un po' di squilibrio. Ma bisogna sfruttare chi c'è a disposizione".
Che partita e che Roma si aspetta?
"La Roma non la scopro certo io: è una squadra fortissima, con grandissimi giocatori. Hanno uno stile di gioco loro, sfruttano bene le caratteristiche degli attaccanti e degli esterni. Hanno avuto qualche difficoltà all'inizio a segnare, ma mi aspetto una squadra forte. Mourinho è un grande allenatore, una leggenda che chi inizia ad allenare come me può solo ammirare".
Le statistiche sono in crescita, ma i risultati non arrivano. Cosa serve ora?
"Le buone prestazioni fanno piacere, peccato aver raccolto poco, anche dal punto di vista realizzativo: avere tante occasioni e sfruttarle poco fa male. Ma questa è la strada giusta, non ci può andare sempre male: ci siamo andati vicini con Milan e Sassuolo, io sono fiducioso. La classifica non è quella che meritiamo o che mi aspettavo".
Pensa di cambiare qualcosa in difesa?
"C'è bisogno di continuità, ma anche di avere delle certezze. Bisogna studiare diversi interpreti: abbiamo tanti difensori a disposizione, domani ci sarà l'ultimo allenamento e valuteremo".
Spera di recuperare Lazovic o Doig?
"Io ci spero sempre, essere arrivato e avere dieci ragazzi ai box è stata dura. Vedremo domani chi sarà a disposizione".
Pensa di organizzare qualche allenamento a porte aperte?
"Sì, sicuramente. L'affetto dei tifosi è sempre ben accetto: lo sentiamo ogni domenica, sia in casa che in trasferta, perché non anche in settimana. Per noi è uno stimolo".
Cosa non va in difesa? C'è disattenzione, inesperienza o bisogno di lavoro?
"C'è bisogno di tanto lavoro, perché ritornare a un certo tipo di calcio per Hien o qualche nuovo ragazzo non è semplice. Dobbiamo migliorare quotidianamente, non soltanto la domenica: anche questo è fondamentale per la nostra crescita. I nuovi hanno bisogno di un po' più di tempo".
Ha in mente qualche accorgimento particolare?
"La Roma è una squadra fortissima: dovremo avere un occhio di riguardo per questi campioni, che possono risolverti la partita da un momento all'altro. Ricordo il gol di tacco di Pellegrini, ad esempio...".
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