AS Roma

Il Faraone raggiunge cifra tonda con la maglia giallorossa

Nel giorno del suo 30° compleanno è arrivata la 50esima rete di Stephan in giallorosso. Dalla sua prima avventura nella Capitale ha collezionato 149 presenze e 29 assist

El Shaarawy contro l'Helsinki

El Shaarawy contro l'Helsinki (MANCINI)

PUBBLICATO DA Matteo Cirulli
29 Ottobre 2022 - 11:30

El Shaarawy a cifra tonda. Non solo per gli anni, ma anche per i gol con la maglia giallorossa. Il Faraone nel giorno del suo trentesimo compleanno ha infatti siglato il suo cinquantesimo gol con la maglia della Roma giovedì scorso contro l’HJK Helsinki (rete inizialmente segnalata come autogol di Hoskonen, ma la UEFA ha poi rettificato). Una carriera quella di Stephan da “giocatore moderno”, come si è anche definito lui nel post partita di Europa League: sempre a disposizione dell’allenatore, senza mai una parola fuori posto, anzi, dando piena disponibilità a imparare un ruolo completamente diverso. Ma la sua duttilità è anche uno dei suoi principali pregi calcistici.

La prima avventura a Roma

Il classe 1992 di Savona arriva nella Capitale dal Milan nel mercato invernale della stagione 2015-16, un prestito (costato circa 1,4 milioni) con diritto di riscatto fissato a 13 milioni. A Trigoria era aria di cambiamento: 10 giorni prima era stato esonerato Rudi Garcia, complice un girone d’andata non entusiasmante. Sulla panchina dei giallorossi era tornato Luciano Spalletti. Il numero 92 con il tecnico di Certaldo si prende subito il posto, giocando 18 partite tra campionato e Champions, realizzando 8 gol e 2 assist, giocando prevalentemente da ala sinistra.
Nel secondo e ultimo anno di Spalletti (2016-17) diventa definitivamente titolare, giocando la sua migliore stagione in giallorosso fino ad ora, collezionando 44 partite, arrivando in doppia cifra con i gol (12) e realizzando 9 assist.

Con l’addio di Spalletti e l’arrivo di Di Francesco El Shaarawy comincia il suo primo periodo di adattamento a un nuovo ruolo. Con Eusebio Stephan gioca sia come ala sinistra (suo ruolo naturale), sia spostato sulla destra: sono 44 le presenze in tutte le competizioni nel 2017-18. Il tabellino segna 9 gol e 7 assist, ma sicuramente Stephan (così come noi) non dimenticherà mai quel tiro parato da Alexander-Arnold (giocatore di movimento) nella semifinale di ritorno di Champions allo stadio Olimpico contro il Liverpool. Il fallo di mano sul tiro di Stephan non fu visto dall’arbitro Skomina in un momento cruciale della partita: la Roma era in vantaggio per 3-2 alla metà della ripresa, il rigore e la seguente espulsione del terzino dei Reds avrebbe decisamente cambiato lo scenario in un’Olimpico che non ha smesso di cantare per 90 minuti. 
L’anno seguente, 2018-19 (sulla panchina della Roma si alterneranno Di Francesco e Ranieri) El Shaarawy ritorna in doppia cifra, 11 gol (tutti in campionato) con 7 assist e 33 presenze. Al termine della stagione il Faraone lascerà la Capitale per tentare un’avventura in Cina (la Roma guadagnerà 16 milioni dalla sua cessione).

Il ritorno e la corsa di Mourinho

Dopo un’avventura non molto fortunata all’SH Shenhua, il 30 gennaio 2021, un giorno prima della chiusura del mercato invernale (con non poche sofferenze nella trattativa) El Shaarawy rescinde il contratto con il club cinese e torna nella Capitale, dove troverà sulla panchina della Roma Paulo Fonseca. L’ex Milan deve ritrovare la forma e con il tecnico portoghese porterà a casa solo 4 partite da titolare, collezionando solamente 692 minuti tra Serie A e Coppa Italia, con 2 gol e 2 assist.

L’anno successivo El Shaarawy verrà allenato da un altro allenatore portoghese, José Mourinho, che lo porterà a vincere il suo primo trofeo europeo, la Conference League, realizzando 7 gol e 1 assist in 36 partite, 11 da titolare, provandolo per la prima volta da esterno sinistro di centrocampo contro l’Udinese nella quinta giornata di campionato. Rapporto speciale tra Mourinho ed El Shaarawy anche perché, lo scorso 13 settembre 2021, con un gol al 91’ contro il Sassuolo, il Faraone regalerà allo Special One una vittoria nella sua millesima panchina in carriera, in quell’occasione ci sarà l’iconica corsa sotto la Sud del tecnico portoghese. Giovedì El Shaarawy ha toccato 149 presenze in giallorosso e lunedì, a Verona, con un assist (attualmente è a quota 29) potrebbe aumentare le sue cifre tonde.

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