AS Roma

A caccia del gol: sbloccato Pellegrini, ora tocca ad Abraham

Produzione offensiva alta. Ma si segna ancora poco: Mourinho invoca il centravanti inglese. Ora è il più atteso dopo la rete di Lollo a Genova

Capitan Pellegrini con Abraham

Capitan Pellegrini con Abraham (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
23 Ottobre 2022 - 11:14

Non c’è bisogno di tanti giri di parole. Nemmeno Mourinho li ha utilizzati ieri in conferenza: se la Roma ha un deficit evidente allo stato attuale, è in fase realizzativa. Tredici reti all’attivo in dieci giornate sono poche per un gruppo con le potenzialità tecniche dei giallorossi. E sviscerando le statistiche di questo primo quarto abbondante di campionato, si evince che il problema risiede nelle polveri bagnate degli interpreti. La squadra può vantare una produzione offensiva da vertice assoluto: nelle occasioni create è seconda, a un’incollatura dal Napoli capolista, con cui peraltro si confronterà oggi. E lo stesso Special One ha tenuto a rimarcare la tendenza, nel confronto della vigilia con i cronisti.
 

Il che vuol dire che al momento a mancare sono i giocatori deputati a buttarla dentro. D’altra parte anche in questo i numeri difficilmente possono fuorviare: a parte l’infortunato Dybala (che finché è stato in campo ha collezionato 5 centri in campionato e 2 in coppa), il reparto offensivo ha regalato ben poco, limitandosi alle 2 reti messe a segno da Abraham (mentre sono 4 quelle dei difensori), entrambe lontano dall’Olimpico, a Torino con la Juve e a Empoli. Poi più niente: Zaniolo è ancora a secco; Belotti e Shomurodov hanno segnato in Europa ma non in Serie A, ma hanno l’attenuante di aver disputato un numero limitato di minuti. E fra chi ha giocato meno, neanche El Shaarawy ha ancora trovato la via del gol. Ci è riuscito Capitan Pellegrini, che però attaccante non è, nell’ultimo turno con la Sampdoria: suo il rigore che ha deciso il match, dopo quello calciato in modo molto simile al Castellani, ma pochi centimetri più in alto, che sono costati errore e traversa (non la vittoria, che è arrivata ugualmente). Lo stesso Tammy non trova la gioia personale proprio dalla trasferta in Toscana, ormai 40 giorni fa. Anche se quello dell’inglese è un ritardo in classifica marcatori che ricalca l’andamento della scorsa stagione: anche allora fermo a quota due in questo periodo (la terza segnatura arrivò il 7 novembre a Venezia), ma con un altro paio di firme in Conference, mentre nell’attuale Europa League deve ancora iscrivere il proprio nome alla lista dei bomber. Probabilmente è soltanto una fase e il gol arriverà: Mou ne è certo e anche ieri ha ribadito che «una squadra prima o poi pagherà, perché faremo 4 tiri e 4 gol». Già oggi la coppia Abraham-Zaniolo è chiamata a provarci. E se il 9 vuole riprendere i ritmi dell’anno scorso, Nicolò può avere un ulteriore stimolo: l’ultimo gol casalingo in A è datato 2 novembre 2019. Avversario? Il Napoli.

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