AS Roma

Tutta l'Europa studia il vivaio della Roma all'Olimpico

In scena lo Youth Knowledge Exchange. C’erano Lione, Bayern e i due Manchester. Vergine: "Noi siamo già all’avanguardia Ma gli altri paesi offrono spunti costanti"

Pinto, Bove, Darboe e Zalewski al convegno dell'Eca all'Olimpico

Pinto, Bove, Darboe e Zalewski al convegno dell'Eca all'Olimpico (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Francesco Oddi
21 Ottobre 2022 - 12:00

Si è parlato per due giorni di calcio giovanile, all’Olimpico (con una capatina a Trigoria per visitare le strutture del vivaio), martedì e mercoledì: la Roma, su invito dell’Eca (European Club Association), ha organizzato la quarta edizione (la prima tenuta in Italia) dello Youth Knowledge Exchange, un forum sullo sviluppo del calcio giovanile, con la crescita dei tecnici giovanili (Development of Youth Coaches) come tema centrale. Per la Roma - che ha mandato sul palco anche Zalewski, Bove e Darboe, che hanno raccontato la loro esperienza - ha fatto gli onori di casa il responsabile del vivaio, il professor Vergine, ribadendo la volontà di mettere costantemente il calciatore al centro del progetto, incrementando le ore di lavoro individuale dedicate ai ragazzi. Di non avere un settore giovanile team oriented, ma di considerare la vittoria della domenica uno strumento di crescita, ma non è l’obiettivo finale. Maurizio Viscidi, coordinatore delle nazionali giovanili, ha ribadito l’importanza di lavorare sulla tecnica individuale, poi è salito sul palco Tiago Pinto, per illustrare come la Roma stia curando la fase di passaggio dei ragazzi dalla Primavera alla prima squadra, forse il momento più delicato della crescita di un ragazzo. A Trigoria è stato messo a punto un programma che prevede una serie di figure professionali, incaricati di seguirli costantemente (scrivendo anche dei report) curando la sfera tecnica, fisica, nutrizionale, educativa, psicologica, arrivando fino a quella della comunicazione. C’erano i rappresentanti di oltre 60 club, tra cui Manchester City, Manchester United, Bayern Monaco, Inter, Benfica, Sporting Lisbona, Salisburgo e Bayer Leverkusen: ecco alcuni degli interventi più significativi del convegno.

Olympique Lione

Jean-Francois Vulliez, Academy Director: "Abbiamo effettivamente molti giocatori in attività nei Big Five (i cinque campionati più importanti d’Europa, ndr). Siamo molto orgogliosi del Pallone d’Oro a Karim Benzema. Abbiamo una Academy costruita più di 40 anni fa, vale a dire una cultura costruita sulla formazione, con degli allenatori che sono rimasti a lungo nel loro incarico, allenatori lionesi che hanno compreso la dimensione, la cultura della città, del territorio e a partire da questa dimensione hanno costruito i principi del gioco del Lione, e in particolare il reclutamento dei giovani giocatori. Abbiamo la fortuna di avere molti giovani distribuiti in tanti club amatoriali, permettendoci di reclutare i migliori, i quali sono molto attaccati ai loro club. Il fatto di giocare dei tornei, vivere delle emozioni, arrivare allo stadio con i genitori, fa sì che portino con sé questo dna, questa cultura del club. È più facile, penso, accompagnare questi giocatori ai massimi livelli. Poi abbiamo delle specificità, l’intensità e l’intelligenza del gioco, le doti tecniche del calciatore con dei principi di gioco, una cultura dell’allenamento che esiste da molto tempo che non cessa di evolversi per continuare a sfornare giocatori di grande livello anche in futuro. Sono rimasto molto colpito in senso positivo dalla presentazione dei diversi oratori, in particolare di Vincenzo Vergine e Tiago Pinto, perché c’è una visione. Penso che la cosa più importante quando si è Responsabili di un Settore Giovanile, direttore generale, direttore sportivo sia quella di perseguire una visione sul calcio giovanile, sul calcio da qui a 5 o 10 anni. Chi opera in una Academy ha bisogno di tempo con i giovani, per formare futuri professionisti. Abbiamo bisogno di questa visione del calcio di alto livello e di permettere a tutte le persone che lavorano nella Academy di condividerla, di incarnare i valori del club e di impegnarsi per riuscirci. Alla luce di quello che ho visto, quanto alla capacità di perseguire una visione e un progetto, al fatto di avere dei principi di gioco ben delineati, si comprende che c’è un lavoro di fondo molto complesso e che permetterà all’As Roma di continuare a fornire giovani giocatori alle squadre professionistiche. Serve stabilità, serve tempo, in ogni caso oggigiorno si vede che c’è un allineamento perfetto tra la direzione sportiva, l’allenatore della prima squadra, il Responsabile del settore giovanile e gli allenatori delle giovanili. Quando c’è un allineamento di persone e visione penso ci sia tutto per garantire un futuro di successi al club".

Bayern Monaco

Martin Lanzinger, Assistant of Head Sports:"Come sappiamo non sempre la squadra che vince gioca il miglior calcio o ha i migliori calciatori. Noi con le giovanili cerchiamo di concentrarci sulla vittoria più avanti. Nelle prime fasi ci concentriamo sullo sviluppo, poi naturalmente vogliamo vincere perché siamo il Bayern Monaco ed è questo quello che ci piace fare. Ma nelle prime fasi noi sicuramente puntiamo molto di più sullo sviluppo. Ho parlato con Vincenzo Vergine ed è interessante l’idea basata sulla banca dati e il fatto di poter davvero essere in grado tra un paio d’anni di vedere che tipo di lavoro abbia dato i frutti migliori. Penso che questo sia un modo molto interessante e moderno di vedere le cose".

Salisburgo

Manfred Pamminger,  Managing Director Academy: "Quello dello sviluppo dei talenti è un tema estremamente importante. Lo è sempre stato, ma negli ultimi anni ha assunto ancora più importanza. Al momento nel calcio tutti i club sono di fronte a una sfida simile: come guidare i giovani calciatori dalle proprie Academy al calcio professionistico. È difficile per i grandi club acquistare tutti i calciatori, per cui tutti devono cercare di sviluppare calciatori dai settori giovanili. Le informazioni ricevute dalla Roma sono state molto interessanti e approfondite. La Roma è rinomata per il lavoro che fa sul settore giovanile. Noi lo abbiamo potuto constatare anche quando siamo usciti sconfitti in Youth League contro di loro (10 febbraio 2016, gara secca in Austria, 4-0 per i giallorossi, rigore di Marchizza poi Sadiq, Soleri e Di Livio, con Upamecano, ora titolare nel Bayern Monaco, che si fece buttar fuori dopo 7’, spianando la strada ai giallorossi, ndr), proprio oggi mi è tornata in mente quella gara. Ripeto, abbiamo acquisito molti elementi e tornando in Austria ne parleremo con i nostri colleghi".

Athletic Bilbao

Andoni Bombin Garrido, Chief of Methodology: "Quello che ci hanno illustrato Vergine e Pinto mi sembra molto interessante e in linea con quello che tutti ricerchiamo: accendere il focus sul calciatore. Il calciatore è l’elemento più importante. Ce lo hanno illustrato chiaramente ed è apparso in tutta la sua evidenza. Cercare di assistere l’individualità del giocatore, con questo spazio creato per dedicargli più tempo, uno spazio nel quale possa trascorrere più tempo il calciatore. E manifestare i problemi che abbiamo tutti: come cercare di assistere il calciatore, nel modo migliore e per più tempo nel nostro centro sportivo. Siamo tutti allineati verso il medesimo obiettivo: migliore il calciatore individualmente. Il centro sportivo della Roma mi è piaciuto molto. È immerso in un contesto molto naturale, fuori dalla città, un po’ come la nostra città sportiva. Dispone degli elementi essenziali per sviluppare i calciatori: spazi e campi di allenamento. Ci sono le risorse, le palestre. Molto importante poi la questione della scuola, uno spazio nel quale i calciatori possono studiare, per mantenerli immersi in un contesto di calcio il più a lungo possibile. Aver potuto visitare anche gli spazi a disposizione della prima squadra, uno spazio dedicato al mondo del professionismo, dotato di tutte le infrastrutture di cui necessita un calciatore di alto livello. Io credo che avere entrambi i contesti nello stesso centro è molto importante, perché i giocatori del settore giovanile vedono che la Prima Squadra è vicina. E poter interagire con loro per me è essenziale".

Bayer Leverkusen

Slawomir Czarniecki, Head of U16-U19: "È un piacere essere qui in questa bellissima città e in questo stadio, con un club fantastico. Penso che tutto sia stato ben organizzato per una grande esperienza. Essere qui in conferenze come queste con l’Eca, e poter condividere nozioni rappresenta un arricchimento per tutti i club. Sviluppare calciatori pronti per la prima squadra è il nostro lavoro e penso che il rapporto tra calciatore e allenatore giochi sempre un ruolo chiave in questo".

Eca - Women

Claire Bloomfield, Eca Head of Women’s Football: "Il lavoro che facciamo ha successo solo con il supporto dei club e in questo senso abbiamo assolutamente il sostegno dell’As Roma ed è stato un vero privilegio imparare di più sulla filosofia del progetto. La nostra strategia calcistica femminile si chiama “Changemaker” e l’AS Roma ha assolutamente una change maker (chi determina un cambiamento, ndr) in Betty Bavagnoli. Il cammino della Roma femminile in Champions League è incredibile, non solo per l’As Roma ma anche per tutta l’Italia. Siamo estremamente emozionati di vedere sempre più nuovi club farsi strada nella Champions League: il nostro ultimo obiettivo è quello di avere sempre più nostri club impegnati in partite di alto livello in Europa. Come ho detto siamo emozionati di vedere che giocheranno nella fase a gironi e spero che possano andar ben oltre".

Figc

Maurizio Viscidi, Coordinatore Nazionali Giovanili Federazione Italiana Giuoco Calcio: "Nonostante i risultati delle nazionali giovanili siano confortanti, io sono un po’ preoccupato per la parte tecnica, perché vedo nei settori giovanili un eccesso di lavoro tattico, un eccesso di lavoro sulla squadra, sul collettivo, invece mi piacerebbe ci fosse alla base un miglioramento tecnico. Questo è dovuto anche al fatto che sia cambiato il modo di vivere. I talenti di una volta, possiamo prendere anche Totti come esempio, oltre agli insegnamenti avuti dagli allenatori, giocavano tutto il giorno per strada, dribblavano anche i sassi, giocavano tra le macchine. Ecco, questa parte di gioco spontaneo non ci sarà più e quindi sarebbe bene che gli allenatori si sostituissero a questo, facendo più tecnica, più partite a campo ridotto e con più situazioni di gioco con la palla. Sono stato veramente impressionato dal metodo di lavoro dell’As Roma sul settore giovanile, ne parlavo prima anche con i miei allenatori e i preparatori del Club Italia che sono qui con me. Sono rimasti impressionati anche loro dall’enorme investimento economico, dalla grande organizzazione, dall’attenzione al giocatore a tutto tondo. Non solo al giocatore come parte calcistica, ma anche al giocatore come parte umana, quindi curando l’aspetto scolastico, ma anche quello relativo all’alimentazione, al sonno e al tempo libero. Il numero di persone, di professionisti, l’integrazione delle aree ci ha fatto veramente riflettere su quanto la Roma stia investendo a tutto tondo sul settore giovanile, per questo devo farle i complimenti. Si vede questa aria internazionale: non è un’organizzazione provinciale, è internazionale a tutti gli effetti". 

Conclusioni A.S.Roma

Vincenzo Vergine, Responsabile Settore Giovanile: "Siamo stati felici di aver raccolto riscontri positivi al termine di questi giorni di lavoro. Desidero ringraziare l’Eca e sottolineare ancora la nostra soddisfazione per aver potuto realizzare questo evento a Roma, che peraltro ha registrato il numero massimo di adesioni rispetto alle precedenti edizioni. Le relazioni e i confronti che sono scaturiti hanno rappresentato un momento di crescita e di arricchimento, oltre a essere stati un modo per far capire in quale direzione vogliamo andare. Ritengo a tal proposito fondamentale l’aggiornamento: in Italia abbiamo sviluppato metodologie all’avanguardia, ma è altrettanto vero che sotto alcuni aspetti ci sono Paesi in Europa che offrono spunti costanti. Per questo vogliamo continuare a dare il nostro contributo al dibattito sul futuro dei settori giovanili e trarre al contempo giovamento da esso". 

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