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Ecco Camara, due presenze bastano: ora José si fida

L’uomo in più In mediana si alza la competizione. Dopo alcune settimane di attesa l’esordio dal 1’. Oggi in campo, testa al Napoli: Mady si candida

Camara contro la Sampdoria

Camara contro la Sampdoria ((As Roma via Getty Images))

PUBBLICATO DA Matteo Vitale
19 Ottobre 2022 - 07:30

Per certi versi uno dei giocatori più attesi dai tifosi, un po’ per curiosità un po’ perché la coppia Matic-Cristante, che pure aveva portato dei buoni risultati in alcune gare, con tutti i pregi del caso si porta dietro anche dei difetti che inevitabilmente finiscono con il condizionare il gioco della squadra e il rendimento di tutti gli altri giocatori interessati. Mady Camara era stato uno dei migliori contro il Betis e si è confermato anche contro la Sampdoria, questa volta partendo dal fischio d’inizio, anche un po’ a sorpresa.

La scelta di Mourinho è stata quella di dare continuità al 3-5-2, schierando a centrocampo una linea a 3: la curiosità è stata proprio la posizione del centrocampista ex Olympiacos, messo quasi a uomo su Gonzalo Villar e qualche metro più avanti rispetto a Pellegrini, il quale è stato protagonista anche in fase di costruzione al fianco di Bryan Cristante. La sua presenza dal primo è stata diretta conseguenza di quanto fatto vedere nella seconda metà del match giocato a Siviglia, quando il guineano è entrato in campo con i giallorossi sotto di un gol e anche grazie a lui sono riusciti a rimetterla in piedi e a tenere vivo il discorso qualificazione. Decisivo è stato il suo modo di stare in campo, molto diverso rispetto a quello di Matic e Cristante, i due centrocampisti titolari fino al match di Genova e in assenza (purtroppo) prolungata di Georginio Wijnaldum: più dinamico, più aggressivo sulle seconde palle, anche più offensivo con i suoi inserimenti, esattamente come quello che ha portato al gol di Belotti contro il Betis, confezionato proprio dal numero 20 romanista,al suo primo assist con la nuova maglia.

Mourinho ha atteso qualche settimana prima di affidarsi a Camara e nell’immediato post partita di lunedì pomeriggio ha spiegato la sua scelta: «Ha giocato molto bene, ma la verità è che anche i giocatori bravi devono imparare a giocare con la nuova squadra. Lui sta imparando a poco a poco. Ha giocato 45’ a Siviglia e oggi ha giocato titolare. Ci sono movimenti che non può sbagliare. Non è solo questione d talento, ma anche di conoscenza. Nel primo periodo doveva recuperare fisicamente,nel secondo ha imparato a poco a poco. Oggi ha fatto una buona partita». Salgono così le quotazioni per una sua conferma nell’undici ufficiale per il big match contro il Napoli, anche se in caso a farne le spese dovrebbe essere uno tra Matic e Cristante: sicuramente sarebbe una clamorosa iniezione di fiducia, ma non potrebbe sorprendere più di troppo visto che la squadra azzurra fa dell’intensità e dei ritmi di gioco elevati i propri punti di forza. Oltretutto le qualità difensive e nella corsa di Mady potrebbero aiutare Mourinho a contenere Kvaratskhelia, uomo più in forma del Napoli, che giocherà dalla parte di Mancini e uno tra Karsdorp e Zalewski. Un po’ di copertura potrebbe aiutare, ma in ogni caso la certezza è che oggi il numero 20 è considerato un potenziale titolare dallo Special One e questo allunga la rosa giallorossa: per diverse gare a centrocampo il tecnico non si era fidato a mettere mano, a prescindere se fosse a gara in corso o dal primo.

Oggi la ripresa

Domenica sera quindi la Roma è chiamata a un impegno complicato e ostico e la preparazione del match inizia dal pomeriggio di oggi. A Trigoria inizierà il lavoro in vista del match contro la squadra di Spalletti e come prima cosa Mourinho dovrà capire le condizioni di alcuni suoi giocatori, a partire da Kumbulla, unica alternativa in difesa, rimasto fuori dalla trasferta di Genova a scopo precauzionale. Recuperato Karsdorp, tornato in campo durante il match contro la Sampdoria, ora l’allenatore portoghese potrà scegliere tra Zalewski e Spinazzola per la fascia sinistra. La vera questione spigolosa riguarderà l’attacco romanista: nell’ultima di campionato è rimasto fuori Zaniolo, utilizzato come arma segreta a gara iniziata, per permettergli di sfoderare corsa e dribbling. L’ingresso in campo è stato straripante, tanto da essere sottolineato ed elogiato da Mourinho, ma con il nuovo modulo il numero 22 si gioca la maglia con Abraham e Belotti. Non sarà una scelta facile, ma c’è tempo.

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