AS Roma

Ora più che mai: Tammy facci un gol

Senza Dybala l’inglese deve tornare ai livelli della scorsa stagione. Mourinho si aspetta risposte immediate, il reparto è sulle sue spalle

Tammy Abraham all'Olimpico

Tammy Abraham all'Olimpico ((As Roma via Getty Images))

PUBBLICATO DA Matteo Vitale
12 Ottobre 2022 - 10:00

Tammy, tocca a te. Lo chiedono i tifosi della Roma, ma soprattutto lo chiede José Mourinho, che lo scorso anno ha visto l’attaccante inglese spedire la palla in rete per 27 volte. Non una volta, cinque o dieci: 27. Del bomber implacabile dello scorso anno quest’anno si è visto poco o nulla, ma da domani deve davvero iniziare la sua stagione: bene il gol contro la Juventus, il gol all’Empoli, qualche bella giocata lontano dalla porta, ma le occasioni sbagliate cominciano a essere tante, soprattutto per uno come lui, che nella sua (ancora giovane) carriera ha dimostrato più e più volte di saperlo fare con grande facilità, anche in palcoscenici importanti. Lo scorso anno è stato uno dei trascinatori giallorossi, non solo per i gol, ma anche per gli atteggiamenti in campo e fuori, un lavoro straordinario che la tifoseria giallorossa ha ripagato con amore incondizionato. L’inglese sperava di riprendere da dove aveva lasciato, ma durante il ritiro estivo non sono arrivati gol, addirittura un rigore (seppur ininfluente) sbagliato.

Insomma, per Tammy non è un buon momento e gli errori sotto porta in campo ne sono lo specchio. Mourinho dopo la vittoria sul Lecce ha detto: “Dopo l’ultimo errore, Abraham non è tornato ad aiutare la squadra per difendere un risultato importante e questo è tipico di uno che è disperato. Anche in allenamento gli attaccanti si criticano da soli e hanno pensieri negativi. Questo mi preoccupa”. Non è la prima volta che ai microfoni della stampa lo Special One cerca di motivare il proprio bomber: lui lo conosce bene, visto che ha fatto di tutto per averlo nella Capitale, ottenendo oltretutto risposte sensazionali il primo anno. Nell’ultima gara di campionato l’ex Chelsea non era fra i titolari, ma è entrato bene, con il giusto atteggiamento, e ha avuto anche diverse occasioni per trovare il terzo gol stagionale, ma tra rimpalli sfortunati e qualche decisione precipitosa non c’è stato verso.  

Non è l’unico ad essere in difficoltà dal punto di vista realizzativo: anche Zaniolo, il suo partner d’attacco della scorsa stagione (non a caso nominato da Mourinho), sta faticando a trovare la via del gol, o un buon rendimento negli ultimi 15-20 metri di campo. Con l’arrivo di Dybala, accolto come la star che è, il loro livello di rendimento è un po’ sceso, un po’ il contrario di quello che ci si aspettava, ma ora l’asso alle giocate del quale affidarsi sarà out per diverso tempo e urgono soluzioni alternative, in particolare quelle che lo scorso hanno regalato indimenticabili soddisfazioni a questa piazza. Al momento Pellegrini è l’unico dei “fantastici quattro” ad aver alzato il livello del proprio rendimento. 

Si può dare di più

Per avere un quadro più preciso, basta pensare che dei 17 gol totali segnati dai giallorossi in queste prime gare 9 sono arrivati dai piedi del numero 21 (7 gol e 2 assist) e 7 da quelli del Capitano (1 e 6), quasi a ricoprire l’intera produzione offensiva della squadra giallorossa. Abraham è il terzo per contributo al gol a quota 3 (2 gol e 1 assist), a pari merito con Smalling (3 segnature). Ecco, a prescindere dal tempo che servirà alla Joya per tornare in campo a fare la differenza come solo lui in Serie A sta dimostrando di essere in grado di fare, per Abraham e Zaniolo questo è il momento di tirare fuori tutte le loro qualità, che sono tante e sono note a ogni tifoso giallorosso, ma anche e soprattutto a José Mourinho. Domani contro il Betis il numero 22 non ci sarà, ma il numero 9 sì e dovrà fare la differenza, perché la Roma ha bisogno di lui, ora più che mai, visto l’infortunio di Dybala. Abraham lo scorso anno è stato uno dei padroni di casa e alcune sue esultanze sono rimaste negli occhi e nel cuore di tutti, come quella alla bandierina dopo la doppietta nel derby. José sta cercando quel Tammy, “il mostro” che lo scorso ha portato la squadra a Tirana un gol dopo l’altro. Questo è il momento di tornare a brillare, per riprendersi la copertina e per tornare a trascinare la Roma.

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